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Miguel Bosé rapinato e minacciato di morte con una pistola puntata alla tempia. Il racconto drammatico lo ha reso noto Gustavo Adolfo Infante, conduttore televisivo messicano. I fatti sono avvenuti lo scorso venerdì, nella casa del cantante a Città del Messico. Secondo quanto emerso, Bosé si trovava in casa con il figlio Tadeo, 12 anni, quando d’un tratto si è ritrovato un’arma da fuoco puntata addosso. Chi l’ha aggredito lo ha poi rinchiuso assieme alla colf in una stanza. Nel frattempo gli altri uomini della rapina hanno fatto razzia di gioielli, denaro e oggetti preziosi presenti nella dimora. I malviventi, però, non avrebbero rubato i quadri di valore.

Commando armato irrompe in casa di Miguel Bosé

In tutto, secondo quanto svelato dai media messicani, i membri del commando armato che hanno messo a segno il colpo sarebbero otto. Bosé, che si stava riprendendo dall’influenza, nel momento in cui è stata fatta irruzione in casa sua, stava sorseggiando del tè con il figlio. Per ora non si sa con precisione a quanto ammonta il valore del bottino trafugato.

Pochi mesi fa il cantante aveva vinto la battaglia a livello legale contro l’ex fidanzato. La disputa verteva sui quattro figli avuti con la maternità surrogata. Le autorità giudiziarie hanno disposto che due dei ragazzi possono vivere in Messico assieme a Miguel Bosé, mentre gli altri due possono rimanere in Spagna con l’ex compagno Ignacio Palau.

Bosé, poco prima di essere vittima della rapina a mano a armata, aveva trascorso dei giorni proprio con Palau e gli altri suoi figli. Si sono ritrovati a Mallorca per le fere. Il cantante è poi tornato in Messico. A pochi giorni dal suo rientro, è stato aggredito, minacciato e rapinato.

Al momento la star ha preferito restare in silenzio circa l’operato dei malviventi. E infatti non ha rilasciato dichiarazioni su quanto accaduto. Domenica scorsa aveva postato su Instagram un suo scatto, mostrandosi sorridente e raggiante con un nuovo colore di capelli. Nessun riferimento a quello che ha passato.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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