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Raoul Bova ha parlato a cuore aperto e si lascia andare a un drammatico sfogo per ciò che ha dovuto affrontare. L’ha fatto tramite ad Atreju in chiusura del panel Non con la mia faccia. Deep fake, web reputation e odio social. Qui ha avuto modo di esporsi a fianco di Arianna Meloni, insieme a Fabio Ferrari e Francesca Barra, sul palco. L’attore si è sfogato raccontando i mesi estivi, quelli in cui è stato l’assoluto protagonista nel mondo dei social network e del web in generale.

Qui hanno iniziato a girare chat e audio che lo vedevano coinvolto con una ragazza, che era – a quanto pare – solo alla ricerca di visibilità. Inevitabilmente, quanto accaduto ha colpito non solo Bova, ma anche tutta la sua famiglia, segnando la sua relazione con Rocio Munoz Morales, che proprio oggi ha smentito di avere una storia con Stefano De Martino. Sembra certo che tra i due fosse finita da tempo, ma in ogni caso il loro matrimonio ha comunque subito un duro colpo a causa di questi audio.

“Ho subìto un’uccisione pubblica”, ha fatto notare l’attore, che nei giorni scorsi ha parlato degli accordi presi con la Morales. Raoul ha spiegato che “una persona singola”, che aveva ovviamente in mano audio e chat, li ha usati a scopo di lucro e “per aumentare il loro bacino di utenti e follower”. Questa persona avrebbe, tramite la sua immagine, cercato di far crescere la sua popolarità. Ma prima di diffondere gli audio, inviandoli a Fabrizio Corona, Bova ha affrontare “giorni di tempestive chiamate e ricatti”.

L’attore ha specificato che la ragazza aveva già deciso “la destinazione delle chat”, ovvero l’ex re dei paparazzi, che prontamente le ha diffuse. Nonostante i ricatti, Bova non ha voluto cedere, in quanto sapeva che questa storia sarebbe andata oltre. Ma anziché essere preso d’esempio per essere andato contro a dei ricattatori, Raoul è finito in una bufera di derisione e meme ironici.

“Tutti sapevano solo queste parole famose: occhi spaccanti. Sono andate in voga prima della guerra, delle persone che vengono uccise e dei femminicidi. Io mi sono sentito solo. Quel video bisognava fermarlo prima. Né la polizia, né i giudici, né la stampa hanno tenuto conto che quello era reato”

In cambio chi lo ricattava voleva dei soldi, ma lui non ha voluto accontentarli. Oggi crede di essere stato ingiustamente “sbeffeggiato e deriso” per quella ormai famosa frase. “Questa è l’Italia che mi ha massacrato”, ha tuonato l’attore, in questo sfogo straziante. Ha fatto così notare che viviamo in una società dove si aspetta solo di vedere qualcuno crollare per sentirsi meglio. Bova l’ha definita “una società malata”.

Mentre si sentiva solo e abbandonato, l’attore è andato avanti per la sua strada, denunciando il tutto alla Polizia Postale. La denuncia non ha trovato la risposta che cercava, in quanto avrebbe voluto che qualcuno si impegnasse a fermare il tutto. Ma ciò non è avvenuto. Chissà, magari tra qualche tempo per Bova tutto questo diventerà un lontano brutto ricordo. Nel frattempo, appare ancora abbastanza provato dalla bufera che l’ha travolto in modo improvviso e devastante.

Rebecca Megna

Nata e cresciuta in Calabria, si occupa da anni del settore legato al gossip e alla televisione. Da fan del mondo di Maria De Filippi non si perde mai un suo programma. Appassionata di moda, calcio, viaggi e scrittura, ama mettersi in gioco e cerca sempre di trovare il lato positivo, anche in un reality show!

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