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Al via il tanto atteso Non sono una signora, programma di Rai Due che è stato fatto slittare all’infinito trovando alla fine una collocazione in un prime time estivo. Lo show ha segnato il ritorno alla conduzione di Alba Parietti che ha diviso: le reazioni a caldo sui social sono state contrastanti. Da un lato chi ha trovato il suo modo di presentare fluido e brillante, dall’altro chi l’ha invitata in modo non proprio garbato a riprendere a fare soltanto le ospitate in veste di opinionista. Parere nostro è che la showgirl torinese non ha strafatto – (conoscendone la personalità strabordante il rischio c’era -, innestandosi in maniera intelligente nel flusso della trasmissione e meritandosi un 6 e mezzo.

Il medesimo voto va in generale allo show: secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe stato trasmesso un programma privo di ritmo e inguardabile. Non si è innanzi a un capolavoro del piccolo schermo ma si è visto pure di peggio negli ultimi anni. La sufficienza abbondante è più che meritata.

L’identità delle Drag Queen

In tutto hanno sfilato 5 Drag Queen. Solo una è passata al turno successivo. La prima eliminata e quindi chiamata a svelare la propria identità è stata Eva Lungheria: dietro alla mascheria si celava Rocco Siffredi. Tutti i giurati, vale a dire Mara Maionchi-Filippo Magnini e Cristina D’Avena-Sabrina Salerno, avevano indovinato che dietro al travestimento ci fose l’attore abruzzese.

Poi è stato il turno di Varenne Soleil: secondo Magnini e Maionchi si trattava di qualcuno del cast di Un Posto al Sole, per Cristina e Sabrina di Patrizio Rispo. Quest’ultima è stata la risposta esatta. A trasformarsi in una drag è infatti stato il popolare attore

Spazio quindi alla Drag Gigliola Yard: a vestirne i panni è stato Lorenzo Amoruso. Magnini e Maionchi hanno indovinato l’identità. D’avena e Salerno no, avendo ipotizzato Antonino Cannavacciuolo.

Alla fine si sono sfidate le Drag She Funk e Isla Rodrigua. A dover abbandonare il gioco è stata quest’ultima impersonata da Sergio Muniz. In questo caso nessuno dei due team ha azzeccato l’identità: Maionchi-Magnini ha fatto il nome di Jeremias Rodriguez, D’Avena-Salerno quello di Alvaro Soler.

Chi è She Funk?

In finale è quindi andato She Funk. Chi è? Tutti gli indizi spingono a credere che si tratti di Andreas Muller, danzatore che ha trionfato ad Amici e che da anni condivide una relazione con Veronica Peparini.

Non sono una Signora, cast e giudici

Ad affiancare Alba Parietti, in studio c’è stato un panel vip formato da Mara Maionchi, Sabrina Salerno, Filippo Magnini e Cristina D’Avena chiamate a indovinare l’identità dei personaggi famosi celati dietro al travestimento da Drad Queen.

A giudicare le performance dei concorrenti ecco una giuria di Drag Queen professioniste composta da Elecktra Bionic, vincitrice della prima edizione di Drag Race Italia e specialista in beauty queen e performances, Vanessa Van Cartier, Drag Queen italo-belga vincitrice del titolo di Miss Continental, star di Make Up Your Mind Olanda ed esperta di lipsync, e Maruska Starr, cantante Drag Queen con oltre dieci anni di esperienza. A loro è stato  dato il compito di valutare abbigliamento, performance e attitudine dei concorrenti.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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