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Il Commissario Montalbano tornerà con l’ultimo episodio della serie attuale l’8 marzo, subito dopo il Festival di Sanremo. Queste le disposizioni della Rai sul palinsesto del primo canale. Il metodo Catalanotti, scritto dalla penna di Andrea Camilleri, subirà un vero e proprio stravolgimento. L’affascinante commissario di Vigata sarà infatti pronto a cambiare la propria vita e non per amore della sua storica fidanzata Livia, ma per la sua collega della scientifica Antonia. Un vero e proprio “terremoto interiore”.

Certo, il commissario Montalbano è sempre stato avvezzo all’amore e alle passioni. Ma stavolta ci sarà qualcosa di diverso che lo porterà addirittura a mettere in dubbio la propria carriera e a cambiare per la sua nuova fiamma, in modi, atteggiamenti e stili. Lo stesso Luca Zingaretti attuerà un cambio di recitazione per dar il giusto peso ai sentimenti del personaggio. Ecco cosa vedremo dunque ne Il metodo Catalanotti.

Ci si chiede dunque se sia questa la fine per una delle serie tv più lunghe di Rai Uno. Dopo la morte di Andrea Camilleri e di Alberto Sironi, si aggiunge anche lo scenografo Luciano Ricceri. A questo punto è lo stesso Luca Zingaretti che ha cercato di fare chiarezza, come riportato dall’Ansa:

“Non c’è stanchezza su questo personaggio. Io però dico che i morti da due sono diventati tre, oltre a Camilleri e Sironi anche lo scenografo Riccieri ed erano compagni di squadra. Non è una cosa da poco non trovare più i punti di riferimento. Da una parte c’è la tentazione del voler tornare al timone della barca per rispetto a queste persone. Dall’altra mi chiedo se Camilleri ci domandasse tutto questo. Quest’anno è stato segnato da tante cose, ma soprattutto il tempo si è fermato con il Covid”

Nonostante le parole che sembrano comunque confortanti e che lasciano intendere la buona volontà per l’inizio di un nuovo capitolo della serie, Zingaretti ha avvisato: “Vorrei che ci aiutaste a informare il pubblico che Il metodo Catalanotti è l’ultimo inedito”

A tal proposito non ha taciuto neppure il produttore de Il Commissario Montalbano Carlo Degli Esposti che ha messo in rilievo le oggettive difficoltà nella realizzazione di un nuovo progetto in merito. Tuttavia, ha anche chiarito le sorti dell’apprezzatissima pietra miliare di Rai Uno. Ha infatti festeggiato quest’anno i 21 anni.

“Il Covid ci impedisce di tornare sul set con la tranquillità che ci ha contraddistinto in questi anni: ci sarà un momento, passata la pandemia in cui prenderemo una decisione. Per me e per altri Montalbano resta eterno”

E ancora Carlo Degli Esposti ha aggiunto e sottolineato la necessità di pensar bene al da farsi, come riporta Davide Maggio fra le citazioni. Infatti, il produttore ha messo in luce l’ipotesi di un eventuale capitolo conclusivo ad hoc ma ha anche posto l’attenzione su una cosa importante: non farsi prendere dalla fretta; prendere le proprie decisioni con la dovuta calma.

“Per noi è stato un terremoto terribile, c’è bisogno di un ripensamento e a caldo è impossibile da fare. Produrre col Covid mette una tensione che impedisce qualunque ripensamento di stile e produttivo. Certo, deve concludersi, non si può lasciare un Montalbano perso, abbiamo bisogno di tempo. Tutte le grandi mancanze possono avere solo un grande nemico, la fretta

Innegabile dunque la voglia di dare ad una fiction di una tale importanza come Il Commissario Montalbano un finale degno della sua grandezza. Soprattutto dopo l’ultimo episodio che andrà in scena. Eppure è ancora tutto da vedere.

“Chi ha pensato alla conclusione dell’epopea di Montalbano in primis è stato Camilleri che ha scritto Riccardino e l’ha revisionato un anno e mezzo prima della morte. Certo, ci sono altri romanzi come La Crociera dell’Alcione […] Siamo legati a quello e a molti racconti che non abbiamo ancora utilizzato”

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