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Il commissario Montalbano anche quest’anno tornerà a tenerci compagnia con un nuovo episodio tratto dai romanzi dell’indimenticato Andrea Camilleri. Come sappiamo, l’episodio che vedremo su Rai uno l’8 marzo in prima serata, sarà quello che ci condurrà verso la chiusura definitiva della serie record di ascolti.

Un brutto colpo per i milioni di fan della fiction Rai che, negli oltre 20 anni di messa in onda, ha saputo unire insieme il dramma e l’umorismo. La penna di Camilleri ha portato sul piccolo schermo un tripudio di pubblico che ogni anno attendeva le indagini di Montalbano in quella Sicilia fatta di vizi e virtù inconfondibili e pieni di affetto.

Già da qualche tempo era nell’aria l’idea di terminare la serie che ha fatto la storia delle fiction in tv. Il grande successo che ogni anno portava numeri monstre di telespettatori davanti allo schermo, con medie che superavano i 9 milioni, quest’anno avrà il suo epilogo. Dopo la morte di Andrea Camilleri, il 17 luglio 2019, ad andarsene sono stati anche altri due capi saldi di Montalbano: lo storico regista Alberto Sironi e dello scenografo Luciano Riccieri.

L’addio a Montalbano

I primi ad avere ammesso di voler abbandonare il set sono stati Luca Zingaretti e Cesare Bocci. Entrambi avevano affermato che, dopo la scomparsa delle tre figure fondamentali della fiction, sarebbe stato il caso di concludere in bellezza e dare il giusto finale a una serie così amata.

Di recente, in un’intervista al settimanale Gente, anche Peppino Mazzotta, ha confermato che con l’episodio del 2021 si sarebbe conclusa definitivamente la serie tv. Rimane un po’ di amaro in bocca da parte di Mazzotta, in particolare, perché a suo avviso sarebbe stato più corretto terminare Montalbano con l’ultimo romanzo scritto da Camilleri e pubblicato postumo, Riccardino. Ma pare che ormai tutto sia stato già deciso.

Subito dopo il Festival di Sanremo, lunedì 8 marzo, andrà in onda l’ultimo episodio tratto dagli scritti del papà di Montalbano. Il titolo è Il metodo Catalanotti. Luca Zingaretti, in quest’ultima puntata sarà non solo protagonista, ma anche regista insieme allo scomparso Alberto Sironi.

La location del set è sempre quella immaginaria di Vigata, in Sicilia. Il comune creato dallo scrittore nei suoi romanzi corrisponde alla località di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, paese natìo di Camilleri. Il commissario Montalbano viene girato in diverse zone dell’isola. In particolare in aree della Sicilia sud-orientale, nella provincia di Siracusa: Scicli, Punta Secca, Santa Croce Camerina.

Il metodo Catalanotti: l’ultimo episodio

L’episodio si apre con l’arrivo in casa del commissario da parte di Mimì Augello che in piena notte corre a raccontargli di aver trovato un cadavere in un appartamento disabitato. Cosa ci faceva lì proprio il vice commissario? Ovviamente aveva avuto uno dei suoi incontri amorosi. Ma, una volta tornato sul luogo, non ritroverà più il cadavere.

Quasi contemporaneamente viene ritrovato il corpo di Carmelo Catalanotti. Un famoso regista teatrale, usuraio e ideatore del famoso metodo di recitazione che porta il suo nome. L’uomo pare essere stato assassinato con una pugnalata al petto tramite la quale il suo cuore ha smesso subito di battere. Diverse, però, sono le stranezze che la polizia noterà. Tra queste c’è la compostezza della salma e il poco sangue che ha versato dalla pugnalata in pieno petto.

L’artista Catalanotti era particolarmente conosciuto in città: aveva fondato la Trinacriarte e la compagnia teatrale amatoriale di Vigata. La vittima era un vero e proprio guru per i soci del suo gruppo teatrale che lo vedevano come esempio e maestro. Indagando, Montalbano scopre che proprio Carmelo Catalanotti aveva creato un metodo di recitazione particolarmente inquietante. Da qui, il commissario inizierà a pensare che l’omicidio possa essere stato causato proprio da quest’ultimo.

Il metodo Catalanotti ha lo scopo di entrare nell’animo dell’attore e scoprire i segreti più oscuri e nascosti. Il regista faceva leva su questi lati per riuscire a entrare nella vita del personaggio. In questo modo è venuto a conoscenza di segreti mai confessati fatti di bugie e violenze. In tutto questo, Montalbano cercherà di ritrovare le fila e di capire anche il motivo per cui, proprio come nel teatro, dramma e realtà si siano fusi tra loro, tanto da far scomparire anche i cadaveri.

Intanto, per Salvo la confusione non sarà soltanto professionale, sul caso che sta seguendo, ma anche sentimentale. Una ragazza a capo della scientifica gli farà perdere la testa e lo travolgerà in una passione che non provava da diversi anni.

 

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