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Guenda Goria, l’ex gieffina figlia di Maria Teresa Ruta, è stata intervistata da Fanpage e si è scagliata contro Filippo Nardi in primis per le battute sessiste contro la madre; in secondo luogo per l’atteggiamento che il Conte sta avendo all’interno della Casa del Grande Fratello Vip.

La frase che ha mandato su tutte le furie Guenda è stata proprio l’ultima. Quella in cui il disc jockey ha scherzato superando ogni limite della decenza: “Quanto mi pagate se teabaggo la Ruta?”. Gli attacchi a Maria Teresa però non si sono fermati qui. Infatti da quando è entrato in Casa Filippo l’ha costantemente presa di mira e, in casi come questo, umiliandola.

Guenda è furiosa, come anche, a detta sua, il Grande Fratello, tanto che ha proposto alla produzione che vengano presi dei seri provvedimenti disciplinari. A Fanpage ha infatti affermato: “Mia madre è una donna garbata, una signora di 60 anni. Non merita certi atteggiamenti”.

Più nello specifico è proprio la Goria a spiegare che tipo di richiesta ha fatto allo staff del GF:

“Ho chiesto di poter intervenire per poter dire la mia. Penso che saranno presi dei provvedimenti, io l’ho chiesto ma non mi sostituisco alla produzione. So che anche il Grande Fratello si è indignato di fronte a quanto accaduto. Fin da subito, ho comunicato che sono pronta a scendere in campo a tutela di mia madre e per prendere una posizione netta nei confronti di un’offesa a una donna che offende tutte le donne.”

Anche Francesco Oppini aveva fatto delle battute poco carine nei confronti di Dayane. Alla domanda della giornalista di Fanpage se le due cose potessero essere paragonabili, Guenda ha risposto:

“Per me il sessismo è inaccettabile, gravissimo. Non condanno le persone, condanno quello che dicono. E credo che un certo tipo di linguaggio nei confronti delle donne sia inaccettabile, come sono inaccettabili il razzismo, l’omofobia e la bestemmia. Ma ritengo che ci siano delle differenze tra i due casi. Quelle di Francesco erano delle battute, battute sessiste, pronunciate anche in maniera un po’ inconsapevole. Il comportamento di Filippo Nardi lo ritengo più grave. C’è anche il riferimento a una pratica non consensuale.”

Per quanto riguarda invece la questione “teabag” di Nardi la Goria l’ha classificata non solo come una cosa orrenda, ma si è dichiarata totalmente dalla parte della madre e di tutte le donne che come lei si sono sentite offese da quanto detto dal Conte. Dunque, nella prossima puntata la figlia di Maria Teresa Ruta potrebbe avere un confronto diretto con Filippo se la produzione glielo concederà.

“Ho visto il tipo di trattamento che stanno riservando a mia madre e mi dispiace moltissimo, perché è una donna che non merita certi atteggiamenti. Le offese nei suoi confronti con accezione sessista le trovo inaccettabili, nei confronti delle donne in generale e nei confronti di una grande donna quale è mia madre, sempre garbata. Sono parole che non possono passare e al di là delle decisioni che prenderà la produzione, io prendo la mia posizione”.

E ha aggiunto che ha già bene in mente cosa dire a Filippo:

“Gli dirò intanto che sono dispiaciuta perché speravo che la sua presenza potesse portare una sana follia. Gli dirò che esigo delle scuse a mia madre e a tutte le donne che hanno sentito la sua frase. E gli dirò che, da donna e da figlia, quello che ha detto è inaccettabile, e che quello che ha portato è solo volgarità.”

Invece, sul non intervento dei coinquilini che hanno assistito alla scena, Guenda Goria ha dichiarato che pensa che lo abbiano fatto per dinamiche di gioco. Anche con lei, al tempo, infatti, avevano lasciato cadere la cosa. E ha spiegato bene la sua opinione, sottolineando come ci si sarebbe dovuti indignare per la volgarità e non per la paura di essere eliminati:

“Ho la sensazione che le persone non percepiscano come realmente gravi le dichiarazioni sessiste. […] Non c’è ironia, c’è solo offesa. È svilire l’immagine della donna, sottometterla al dominio maschile. C’è volgarità e, in questo caso, il riferimento a una pratica non consenziente. Non conoscevo il significato della parola. Sono andata a documentarmi e mi sono venuti i brividi. Ci si sarebbe dovuti indignare a prescindere, non nel timore di una squalifica. Capisco che Filippo Nardi sia un provocatore ma ci sono dei limiti, qui c’è solo volgarità.

Infine, ha fatto una riflessione su come la prenderà molto probabilmente la madre, una semplice signora di 60 anni.

“Credo nemmeno conosca il significato del termine. Penso che sarà imbarazzata, si sentirà svilita e offesa, mortificata come donna. Anche perché è una signora di 60 anni. Ma come ti permetti? Come ti viene in mente? Sono furiosa, è follia. Da figlia mi sento offesa. Sono due giorni che ho i nervi a fior di pelle perché è inaccettabile, non posso sentir parlare di mia madre così. Non posso sentire queste battute volgari che sviliscono le donne. […] Deve (Filippo Nardi n.d.r.) cambiare il linguaggio nei confronti delle donne. Basta ai continui riferimenti sessuali. Basta dare questa immagine di dominanza del maschile sul femminile. Davvero basta. Per questo ho chiesto di intervenite.”

Alla fine Guenda Goria ha concluso lapidaria: “Reputo che sia da squalifica”.

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