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Foto Elitepress

Antitrust, il Codacons presenta esposto per votazioni Sanremo 2019

Non si era mai vista una tale mobilitazione per una vittoria di Sanremo. Una vittoria meritata, diciamolo, nonostante qualcuno non voglia arrendersi all’idea che i fatti stiano proprio così. Anche il Codacons adesso ha deciso di intervenire sul voto ribaltato per via delle preferenze espresse dalla giuria d’onore e dalla sala stampa depositando un esposto formale all’Antitrust: “Il meccanismo di voto dell’ultima serata del Festival – spiega – ha di fatto annullato le preferenze espresse dal pubblico con possibile danno economico per i cittadini”. Questa vittoria insomma è diventata una questione di stato.

Le parole di Luigi Di Maio e del Codacons su Sanremo 2019

A scendere in campo infatti è stato nelle ultimissime ore anche Luigi Di Maio: il vice presidente del consiglio dopo aver fatto i complimenti ai tre finalisti ha fatto un discorso per certi versi molto simile a quello del Codacons. “Faccio i miei complimenti – ha scritto su Facebook – a Mahmood, a Ultimo e a tutti gli altri. E ringrazio Sanremo perché quest’anno ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c’è tra popolo ed élite‘. Tra le sensibilità dei cittadini comuni e quelle dei radical chic. Per l’anno prossimo, magari il vincitore si potrebbe far scegliere solo col televoto, visto che agli italiani costa 51 centesimi facciamolo contare!”. Le parole del Codacons hanno toccato più o meno gli stessi argomenti, anche se l’intento è chiaramente un altro e non ci sono ragioni politiche di mezzo: “Nella finalissima di ieri il cantante Ultimo è risultato essere il più votato dal televoto […] Nonostante tali numeri schiaccianti, il voto della sala stampa e della giuria d’onore ha ribaltato la classifica del televoto […] Ma così facendo il voto del pubblico da casa è stato di fatto annullato e umiliato, con conseguenze enormi sul fronte economico”.

Polemica Sanremo 2019? Il regolamento non è mai cambiato

La polemica è sterile per una ragione semplicissima: non c’è nessun complotto ma solo un meccanismo di voto basato su tre giurie, quella d’onore, quella della sala stampa e infine quella popolare rappresentata dal televoto. Se poi pensate al fatto che il televoto può essere influenzato dai call center forse in molti potrebbero concordare sul fatto che al televoto vanno messi dei limiti per non trovarsi poi sul podio cantanti che hanno soldi da investire. Ma questo è un altro discorso. Il punto è che il regolamento non è stato inventato di punto in bianco e gli artisti come Ultimo, che tanto sta contestando questa scelta, ne erano a conoscenza e hanno deciso di parteciparvi. Il Codacons tuttavia sembra essere intenzionato a proseguire in questa sua azione perché il meccanismo delle votazioni “sembra aver arrecato un danno a quegli utenti che da casa hanno espresso la propria preferenza (a pagamento) e potrebbe addirittura realizzare la fattispecie di pratica commerciale scorretta”.

Votazioni Sanremo 2019, in tanti a schierarsi dopo il Festival

In queste ore in molti si stanno schierando con o contro Mahmood: tra i tanti ad esempio c’è stato anche Stash dei The Kolors, che ha sorpreso tutti con il suo messaggio e che è intervenuto dopo un tweet molto chiacchierato di Elisa Isoardi. Non c’è pace insomma per questo Sanremo che peraltro ha visto scendere in campo lo stesso Baglioni dopo le innumerevoli polemiche di queste ore. Non sappiamo cosa succederà l’anno prossimo ma siamo sicuri di due cose: la prima è che la vittoria di Mahmood sia legittima e dunque meritata, la seconda è che il meccanismo di voto cambierà senz’altro.

Mik

Amo il trash. Amo Malgioglio. Amo Tina Cipollari. Adoro Maria De Filippi

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