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Il caso che vede protagonista Raoul Bova e che è al centro delle notizie di cronaca rosa di questa bollente estate arriva a una svolta. L’attore di origini calabresi ha deciso di mettere in atto una strategia, in modo da evitare che gli audio continuino a essere diffusi. L’interprete è finito al centro di una bufera mediatica, nella quale molti volti noti hanno preso le sue difese per violazione della privacy e per la gogna nella quale è finito.

Tutto ha preso inizio quando Fabrizio Corona ha diffuso le chat che Bova ha inviato alla modella Martina Ceretti. Quest’ultima, aiutata dall’amico Federico Monzino, che di recente si è esposto contro l’ex re dei paparazzi, non ha fatto proprio una bella figura. In tutto questo, il volto delle fiction italiane sta sicuramente affrontando l’aspetto peggiore di questa storia, con Rocío Muñoz Morales che ha lasciato la loro casa. Per difendersi, l’attore si è affidato alla sua ex suocera, l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace.

Questo anche perché Raoul sarebbe stato ricattato con richieste economiche: in cambio non sarebbero state diffuse le chat. L’attore non ha ceduto al ricatto e in queste ore AdnKronos fa sapere che ha deciso di mettere in atto una particolare strategia. Ebbene ha depositato il marchio “Occhi spaccanti”. Chi ha avuto modo di ascoltare gli audio diffusi in rete sa benissimo che questa è una delle frasi che lui ha usato per fare dei complimenti alla Ceretti, durante il loro flirt, e che è diventata un tormentone.

Lo scorso 5 agosto, Bova ha deciso di prendere un’altra strada per difendersi, tramite l’avvocata Michela Carlo, che lavora nello studio Bernardini De Pace. Il marchio sarebbe stato depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Non solo le due parole “occhi spaccanti”. Sembra che l’attore abbia anche depositato la versione integrale: “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”.

Pare che, attualmente, la sua richiesta sia in fase di valutazione. Intanto, a spiegare il motivo di questa decisione è stata l’avvocata Michela Carlo, raggiunta da AdnKronos. La donna ha spiegato che Bova ha scelto di provare a depositare il marchio per uno scopo ben preciso: “È semplicemente un modo, come tanti, per far cessare la diffusione dei video”. Non resta, dunque, che attendere per scoprire se questa mossa riuscirà a dare un po’ di pace all’attore.

Rebecca Megna

Nata e cresciuta in Calabria, si occupa da anni del settore legato al gossip e alla televisione. Da fan del mondo di Maria De Filippi non si perde mai un suo programma. Appassionata di moda, calcio, viaggi e scrittura, ama mettersi in gioco e cerca sempre di trovare il lato positivo, anche in un reality show!

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