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elia pezzi unici rai unoMoisé Curia è Elia uno dei ragazzi della fiction Pezzi unici

La fiction Pezzi unici in onda sulla rete ammiraglia della Rai si sta rivelando un grande successo. Tra le tante cose quello che piace al pubblico è questo mix tra attori esperti e navigati come Giorgio Panariello e Sergio Castellitto e le nuove promesse della serialità italiana come Margherita Tiesi e tanti altri. Tra questi c’è anche Moisé Curia, già noto per la sua partecipazione a Braccialetti Rossi ed Enrico Piaggio – Un sogno italiano, che in Pezzi unici interpreta Elia un ragazzo, un musicista che è stato incapace di gestire il grande successo che l’ha investito e caduto nel tunnel della droga. Moisé è nato il primo gennaio 1991 a Rossano, un piccolo paesino in Calabria, e da lì è partito per la sua carriera artistica. Tanta strada (in tutti i sensi!) prima di arrivare alla consacrazione televisiva: Moisé è stato, infatti, per tanti anni un artista di strada. Questa esperienza lo ha formato sia dal punto di vista artistico sia da quello umano rendendolo più sicuro sul dove voleva arrivare. E i risultati sembrano parlare per lui.

Moisé Curia e il suo personaggio Elia in Pezzi Unici: differenze e affinità

In una bellissima intervista rilasciata a RadioCorriereTV, Moisé ha raccontato le sue impressioni riguardo il personaggio che interpreta: “Abbiamo due percorsi di vita simili, ma diversi. Elia viene dalla droga, dal successo da musicista che non ha saputo reggere. Io invece provengo dalla strada, ho fatto il busker per molto tempo, da lì il centro sperimentale e poi sono arrivati i film. Penso e spero di avergli dato umanità che è ciò che veramente conta, al di là di quanto un attore possa essere stratosferico, bravo. Ad arrivare allo spettatore è l’umanità dei personaggi, qualcuno in cui rivedersi, a cui affezionarsi”. Continuando a parlare del personaggio, un ringraziamento non può non andare alla regista della serie: “Quello di Elia è un ruolo stupendo ma complesso. Appena lessi il copione ne parlai subito con Cinzia TH Torrini (regista della serie) e cominciai a confrontarmi con lei sull’idea che avevo di Elia. C’è stato un lavoro intenso, nelle prove e sul set”.

Moisé Curia e il suo racconto della vita per strada

Nel corso dell’intervista Moisé racconta le sue esperienze e di come sia diventato quello che è adesso. L’aver vissuto in strada lo ha aiutato a capire meglio certe dimensioni dell’esistenza: “La cosa più bella era l’idea di libertà che avevo. Ero libero da qualsiasi schema, da qualsiasi persona o cosa, ero libero di fare tutto ciò che volevo perché non avevo nessuno che mi potesse dire dove, come e quando, poi però in qualche maniera arrivava la notte. Quando tutti si rifugiavano nelle loro case io iniziavo a tentennare perché non avevo il mio posto, il mio tetto. Da lì ho sempre cercato qualcosa che mi potesse far andare avanti e uscire da quella situazione. La strada non ti può dare quasi nulla, ma quello che sicuramente ti lascia è la fame, la voglia di andare da qualche parte”. E a Moisé la strada ha lasciato la voglia di andare lontano: il centro sperimentale prima, i film e la televisione poi.

Moisé caparbio e sognatore come il “suo” Elia in Pezzi unici

Moisé Curia si descrive come: “Sono caparbio, purtroppo e per fortuna. Sono anche molto diretto, Alcuni dicono che sono enigmatico, che forse è l’aggettivo che mi descrive meglio”. Un po’ come il suo Elia in fondo. Non resta quindi che seguire la terza puntata della fiction Pezzi unici in onda domenica primo dicembre alle ore 21.20 su RaiUno per scoprire cosa combinerà Elia.

 

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