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Maria De Filippi, pilastro di Mediaset, si è raccontata in un’intervista al Corriere della Sera. Queen Mary, così come è definita dai suoi fan, ha parlato della sua carriera e dei suoi programmi; dell’esperienza a Sanremo e del giorno in cui ha incontrato per la prima volta Gabriele, suo figlio adottivo.

La prima domanda del giornalista del Corriere della Sera è un quesito che sicuramente molti amanti della televisione si sono posti. Maria De Filippi fa programmi che le piacciono o che devono necessariamente funzionare? La risposta della conduttrice è stata argomentativa. Ha infatti spiegato di prendersi sempre la libertà di cambiare ciò che non le piace. Così come molto spesso è accaduto ad Amici.

“Mi prendo sempre la libertà di cambiare qualcosa, di modificare i meccanismi come voglio. Ho unito i due troni a Uomini e donne perché così mi diverto di più. L’anno scorso ad Amici c’era la gara tra squadre, un meccanismo che stimolava la competizione tra i ragazzi che sicuramente appartiene più al serale che al pomeridiano. Io stessa mi annoiavo un po’ e ho deciso di cambiare inserendo un meccanismo che si basa sull’individualità dei ragazzi, un meccanismo molto più aderente alla realtà del mercato discografico che coinvolge radio, produttori, registi di videoclip e a breve un direttore di compagnie di danza.”

E ha svelato qual è il segreto per far coincidere entrambe le cose. Ebbene, mettere al centro della trasmissione le persone che vi partecipano per aver un buon risultato e creare qualcosa di qualità.

“La differenza vera è che non puoi fare copia-incolla sulle persone, le storie di vita non sono mai uguali, le vicende personali tirano sempre fuori qualcosa di diverso. I programmi li fanno le persone, così non c’è mai routine.”

Una delle novità dell’ edizione di Amici attualmente in onda è proprio l’entrata di due nuovi professori. Lorella Cuccarini ed Arisa. Maria De Filippi ha dichiarato essere contenta delle sue scelte. Sulla showgirl ha detto:

“Io penso che quelle prese di posizione siano state frutto di ingenuità che hanno dato luogo a equivoci. Per me quello che è successo deve rimanere fuori dal programma. L’ho sentita realmente interessata al progetto, è appassionata ma severa e rigorosa con i ragazzi: non premia mai chi non lavora come si deve.”

Mentre su Arisa ha rivelato di essersi risentita su quanto accaduto qualche anno fa ai casting di Amici. La cantante infatti venne valutata poco telegenica e venne scartata. Maria De Filippi, oltre che parlare dell’artista, ha espresso la sua opinione anche su ciò che pensa del tema attualmente “caldo” della telegenia.

“Tra i 30mila ragazzi delle prime edizioni c’era anche Arisa e qualcuno la scartò alla prova telegenia, di cui ho scoperto l’esistenza solo a cose fatte. La telegenia è la più grande scemenza d’Italia, non ho mai lavorato guardando un monitor: se chi conduce guarda come viene in tv deve cambiare mestiere. E non mi sembra che la telegenia appartenga ai più grandi conduttori del mondo, come Letterman o Oprah Winfrey: loro piuttosto hanno superato la prova intelligenza.”

E ha poi concluso che la bellezza conta ma nel suo lavoro non basta. Ci vuole anche l’intelligenza. Maria De Filippi durante l’intervista al Corriere della Sera ha dato una collocazione a tutte le sue trasmissioni: Tu si que vales, Amici, Uomini e Donne e C’è posta per te.

“Amici è quello che mi dà soddisfazione, Tú sí que vales leggerezza e spensieratezza, Uomini e donne divertimento con gli amori di Gemma a 70 anni. C’è posta invece è quello che mi appassiona di più, perché la scelta delle storie è mia, perché mi misuro con quello che non conosco, con l’imprevisto di chi arriva ad aprire o meno la busta. Chi fa tv fa mediazione tra quello che succede in studio e quello che arriva a casa: C’è posta consente a chi lo conduce di non rimanere imbrigliato. Per questo preferisco il pomeridiano di Amici piuttosto che il serale, perché non mi sento ingabbiata in un meccanismo di gara dove il televoto padroneggia e se la mia attenzione di conduzione dura più tempo su un ragazzo che balla piuttosto che canta rischio di condizionare il risultato.”

Inoltre Maria De Flippi ha riportato alla mente anche l’esperienza di Sanremo ammettendo di averla vissuta in maniera del tutto ansiosa. Ha confessato che tornando indietro avrebbe dovuto affrontare la cosa in maniera differente. Magari con più tranquillità.

“La prima serata di Sanremo, perché ero terrorizzata, non ho mai avuto un panico così né alla maturità né alla laurea. Avevo la salivazione azzerata, continuavo a camminare con lo sguardo fisso e le labbra che si accartocciavano all’indentro. Ho scelto di non fare le scale non per la paura di cadere, ma per la certezza di cadere perché mi tremavano le gambe. Ero preparata su ogni autore di ogni canzone, anche se poi ho capito che non serviva a niente. Ho finito quella sera nella convinzione di tornare a Roma, talmente ero stanca. Se potessi la rivivrei in modo completamente diverso.”

E da un punto di vista personale, invece, ha concluso raccontando di aver vissuto con la stessa ansia l’incontro con Gabriele, suo figlio adottivo.

“Quando ho incontrato per la prima volta Gabriele (il figlio adottato con Costanzo, ndr): lui aveva 10 anni, io ero tesa come una corda di violino, era come andare a un esame a cui non ti puoi preparare. Pensavo: e se gli faccio schifo?”

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