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Marco Carta pubblica autobiografia e aspetta il processo di settembreMarco Carta pubblica il libro Libero di Amare e aspetta il processo dopo le accuse di furto

Marco Carta lo scorso maggio ha pubblicato il suo nuovo album Bagagli Leggeri e adesso arriva in libreria con la sua seconda autobiografia, dal titolo Libero di amare. Dopo le accuse che lo hanno travolto a causa del presunto furto di magliette alla Rinascente, l’ex cantante di Amici di Maria De Filippi non ha smesso di lavorare e ha deciso di inserire un capitolo dedicato alla vicenda. Prima di mandare in stampa il suo libro ha quindi aggiunto un parte in cui descrive a grandi linee e a livello emotivo quello che è accaduto e in cui parla anche dell’amica accusata in prima persona. Ricordiamo che l’arresto di Carta non è stato convalidato dal giudice e che  a settembre 2019 dovrà affrontare il processo per furto aggravato in concorso. Il vincitore di Sanremo 2009 sembra comunque sereno e fiducioso. Per questo non vede l’ora di testimoniare in tribunale per poter ribadire la sua innocenza. Marco, in occasione della presentazione del libro, coglie l’occasione anche per rispondere a Luca Dirisio che gli avrebbe “consigliato” di risolvere i suoi problemi fuori dai salotti televisivi.

Le parole di Marco Carta sul processo: “Non vedo l’ora che arrivi settembre”

Dopo che il giudice ha dichiarato illegittimo il suo arresto, Marco Carta è tornato a parlare della vicenda del furto e del processo che si terrà tra pochi mesi. “Non vedo l’ora che arrivi settembre per poter affrontare finalmente tutta la questione e poter urlare al mondo ancora di più la mia innocenza”, racconta il cantante a FQMagazine in occasione della presentazione di Libero di amare. Quando il caso è scoppiato si è rischiato che la promozione di disco e autobiografia saltassero, ma in seguito agli ultimi sviluppi tutto è tornato a posto. Così il cantante spiega: “Quando si è diffusa la notizia in un primo momento c’è stato un panico generale, ma immediatamente dopo la decisione del giudice tutti si sono calmati. L’idea di slittare la promozione del disco e del libro, a cui ho aggiunto il capitolo sul furto mentre stava andando in stampa, non sarebbe stato giusto nei confronti dei fan e di quelli che lavoravano a questo progetto da mesi”.  

Marco Carta risponde alle critiche di Luca Dirisio

Dopo aver partecipato ai programmi di Barbara d’Urso per dire la sua versione dei fatti sull’accusa di furto, Marco Carta ha ricevuto feroci critiche sul web. Tra questi il collega Luca Dirisio che sui social aveva tuonato contro l’interprete sardo: “Cultura e giornalismo! Anche se ti fosse successo qualcosa, ma vai in tv per raccontare ste cose alla D’Urso? Come fosse la corte suprema! Booooooooo! Ma risolviti i ca..i tuoi coi tuoi avvocati, managers e discografici! Sarà che siamo diversi ma io ‘ste trovate le schifo!”. Marco sembra farsi scivolare addosso le parole del cantautore a cui replica così: “Ci sono stati commenti peggiori, non mi sono mai permesso di rivolgermi così ad un collega, ma questo discorso vale per chiunque. Comunque queste parole lasciano il tempo che trovano, ciccia Dirisio!”. Ad ogni modo gli attacchi in generale lo hanno colpito: “Mi hanno fatto male altre cose e secondo me bisognerebbe fare un patentino per scrivere sui social. Non è possibile che si possa dire di tutto, bestemmie insulti, pesanti a muso duro. Ho attraversato un momento di grande fragilità”. Carta poi commenta anche come i giornali hanno trattato il suo caso: “Anche la stampa stessa si è sprecata con titoli molto duri. Ma si sa che, a volte, il titolo è solo un acchiappaclic…”. 

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