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Altra ‘censura’, altra grana, altra protesta da parte del pubblico del Grande Fratello Vip 5 che continua ad essere al centro delle polemiche. Stavola ad innescare il caso inavvertitamente è stato Cristiano Malgioglio che a colloquio con Giacomo Urtis gli ha chiesto a bruciapelo quante puntate avesse nel contratto (video qui sotto). Il chirurgo si è trovato disorientato e la regia del reality ha fatto giusto in tempo a censurare la chiacchierata togliendo l’audio per poi spostarsi su un’altra inquadratura della Casa. Tuttavia il passaggio del paroliere non è passato inosservato, provocando una burrasca su Twitter.

Il tema contratti è spesso stato dibattuto dalla cronaca inerente al GF Vip. Quanto guadagnano? Che clausole ci sono? Come si applicano? Naturalmente si è nel campo della contrattazione privata che in quanto tale non è divulgata al pubblico. Il mistero, quindi, non sarà risolto, come è giusto che sia (Mediaset non è assolutamente tenuta a rendere noti i compensi dei partecipanti). Perché quindi è scoppiato un caso dopo le parole di Cristiano rivolte a Urtis? Un motivo c’è e non è neppure campato in aria.

Qualcuno sospetta (basta vedere la pioggia di tweet giunta sulla vicenda) che nel contratto dei concorrenti ci sia un numero minimo di puntate alle quali gli stessi vip debbano partecipare. Il ragionamento dei contestatori è dunque questo: come è possibile che un partecipante sappia già di fare un numero minimo di puntate? E se finisse prima in nomination e poi venisse eliminato? Da qui le proteste e le insinuazioni (“Tutto pilotato”, “Voto truccato”, “Fanno vincere chi vogliono”, etc etc). Ma cosa c’è di vero? Non si sa, visto che i contratti, come sopradetto, non sono consultabili, così come non sono consultabili le loro clausole.

A oggi solo una cosa si sa con certezza: gli inquilini ricevono tutti o quasi (Serena Enardu disse che entrò gratis) un cachet per entrare nel gioco e poi più dirette fanno più aumenta il compenso. Compenso che non è uguale per ogni partecipante: c’è chi costa di più e chi di meno alla produzione, come è normale che sia.

Ovviamente e con ogni probabilità una persona come Stefania Orlando, che fa tv da anni ed ha un curriculum inerente al piccolo schermo di tutto rispetto sarà pagata di più di un personaggio come Selvaggia Roma. In questi casi non c’è alcuna discriminazione di sorta e neppure alcuna umiliazione in atto. Si chiama semplicemente potere contrattuale, concetto che esiste in ogni professione in base al proprio bagaglio di esperienza.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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