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Emma Marrone a tutto campo. La cantante salentina, sbocciata ad Amici di Maria De Filippi, si è imposta negli anni nel panorama musicale italiano. Non solo: in diverse occasioni ha preso posizioni nette su temi sociali. Lo ha fatto anche nell’ultima intervista rilasciata a Vanity Fair in cui si è raccontata a ruota libera: il tema maternità, quello relativo al partner, naturalmente la musica. E ancora la famiglia felice in cui è cresciuta, segnata dal recente lutto della scomparsa di suo padre a cui era legatissima e tanto altro.

Emma Marrone e il discorso sul fidanzato che non c’è

Io non volevo fare la cantante, volevo fare la cantante famosa”, ironizza a proposito delle sue aspettative. Spesso quando arriva il successo si perde il contatto con la realtà degli “umili”. Emma non è caduta in questo vortice ed ha mantenuto sempre i piedi ben piantati a terra: “Non immagini la soddisfazione di essermi comprata una casa col mio lavoro, non dipendere da nessuno è una cosa a cui i miei mi hanno sempre incoraggiata”.

Da tempo Emma è single. Il gossip ha tentato di inseguirla per anni, tentando di lanciare qualche scoop su presunti nuovi fidanzati. Tutti buchi nell’acqua. L’artista, infatti, ribadisce una volta di più che non sta vivendo alcuna love story e, per la prima volta, parla ampiamente della sua situazione sentimentale e del perché non senta la necessità di avere un compagno. Non che non lo voglia, semplicemente non ha assolutamente intenzione di accontentarsi. Inoltre, sa perfettamente che si può bastare da sé:

“Non mi pongo il problema. Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner. Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola, ho tante famiglie […] Ho quella d’origine e siamo molto uniti, ma dopo tanti anni considero famiglia anche quella professionale, perché i legami che si creano lavorando insieme sono fortissimi e io sono una persona fedele agli affetti. Col trasferimento a Roma mi sono poi costruita un gruppo di amicizie intime, quattro persone, che sono il mio rifugio e su cui so che posso contare sempre. Per carattere posso stare senza compagno, ma non senza una comunità di affetti. Poi trovare un uomo mica è facile”.

La cantante approfondisce il tema, sostenendo che uomini gli uomini della sua generazione “sono deboli e spaventati, indecisi. Hanno paura delle donne autonome e forti. È come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima. A volte mi ritrovo con le amiche e diciamo tutte la stessa cosa: trovare un uomo che non abbia paura di noi, di quello che siamo state capaci di diventare, è molto difficile”.

Capitolo discriminazioni. Non è un mistero che in Italia ci siano ancora, a livello sociale, sfumature diffuse di sessismo. Si sono fatti passi in avanti negli ultimi anni, ma una parità di genere non si è ancora raggiunta. In altri Paesi occidentali si è più avanti. “Io però non ho vissuto la discriminazione come uno svantaggio – sottolinea la Marrone -. In tutti gli ambienti c’è sessismo, ma un uomo che non deve affrontare gli ostacoli messi a noi non immagina neanche che cosa si provi ad arrivare dove ti avevano detto che non potevi andare. A me le resistenze hanno tirato fuori una determinazione che non avrei mai saputo di avere se fosse stato tutto facile”.

Il legame col padre: “Ragazzi, la canna ve la potete fare anche qui”

Emma, lo scorso settembre, ha perso il padre con il quale aveva un rapporto stretto e affettuoso. La cantante è cresciuta in una famiglia felice, piena d’amore, prendendo come esempio proprio i genitori. “Ho come modello mio padre – racconta -, che mi ha cresciuta con il suo esempio di giustizia e generosità. Era un infermiere e quando tornava a casa faceva iniezioni e medicazioni a tutto il vicinato, spesso per chi non se le sarebbe potute permettere”.

Dunque rimarca che non tutte le donne hanno alle spalle rapporti difficili con i papà. Lei ne è l’esempio. Quando parla del genitore le si illuminano gli occhi e fuoriescono soltanto parole al miele, dense di rispetto, stima e amore:

“Io col mio ho avuto un legame bellissimo. Non era solo padre per me, ma anche figlio, amico, compagno di avventure. Certe sere uscivamo e tornavamo brilli, con mia madre che ci aspettava sulla porta. Quando i miei amici venivano a cena e a fine serata poi sgattaiolavano fuori per fumare, mio padre li guardava e diceva: ragazzi, la canna ve la potete fare anche qui. Mamma dice che io sono quella che gli somiglia di più”.

L’uomo è stato stroncato da una leucemia. Quando è deceduto Emma non era vicina a lui. Era via da casa da un paio di giorni e non si aspettava che la morte sopraggiungesse in così breve tempo. Poi la chiamata che nessun figlio vuole ricevere: “Quando ho visto il numero di mio fratello ho capito subito, dall’altra parte sentivo le urla di mia madre, è stato terribile. E io non c’ero”. L’artista, però, frena sui sensi di colpa: “Non ho rimpianti. Credo anzi che sia un suo regalo. Sentiva che sarebbe morto e sono convinta che mi abbia voluto risparmiare dalla sua morte, in modo che lo ricordassi vivo e felice nella chiamata della sera prima”.

Emma Marrone: “Potrei avere figli, ma ho altre priorità”

Capitolo maternità. Il tema sta facendo parecchio discutere a livello nazionale con una parte di Paese, e quindi di politica, che sta ostacolando alcune pratiche come la gestazione per altri. Ed Emma? Non ha mai pensato di diventare mamma? “Non mi sono mai immaginata madre. Ci sono stati momenti in cui mi sono detta: se arriva arriva, i figli si fanno anche per incoscienza, ma non era un mio obiettivo”.

La musicista ha anche avuto problemi di non poco conto: un cancro uterino e due recidive. “La prima volta l’ho presa come un fatto che poteva capitare, con le altre è stato più complicato, l’ho curato ma poi ho detto: basta, leviamo l’ovaia. Potrei ancora avere un figlio, ma la priorità per me è la musica”, racconta sempre a Vanity Fair. Ricorrere alla gestazione per altri?

“Non ho resistenze ideologiche, ma la scelta ce l’ho: se volessi potrei ancora farlo da me con la fecondazione. In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale. Perché devo avere un partner per essere madre? Prima ti dicono: non fate abbastanza figli, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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