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Bianca Guaccero rompe il silenzio e ci mette la faccia. E questo le fa onore. Nelle scorse ore la Rai ha annunciato la chiusura di Liberi tutti!, programma in prime time di Rai Due che ha segnato il ritorno alla conduzione dell’attrice di Bitonto. Non è andata bene: tre puntate in cui i dati sono stati disastrosi (3.2% di share, 2.6% e 2.5%) a fronte di una spesa di produzione non trascurabile. Da qui la decisione della Tv di Stato di cancellare rapidamente lo show. Tramite una nota divulgata nella giornata di ieri, i piani alti di Viale Mazzini hanno spiegato che non sono stati ottenuti i risultati attesi e che quindi non c’è stata altra strada da percorrere che quella dell’eliminazione dal palinsesto della trasmissione.

La Guccero, attraverso un lungo post social, ha commentato la vicenda:

“La mia dedica d’amore, in questo ultimo mese, siete stati voi… l’affetto che mi avete dimostrato, la voglia di lottare insieme, di capire, di andare avanti e avere fiducia… siete stati sempre voi. (Ecco perché vi dedico questa foto (Bianca con la mano sul cuore, ndr)) Ho avuto la possibilità di lavorare con un gruppo che io, ad oggi, considero un grande regalo. Nella vita non sempre si può trionfare… Ma come diceva la frase di un film che ho amato tanto, (aldilà dei sogni) “a volte quando si perde si vince”… ed io, in questa esperienza, ho vinto rapporti nuovi, sodalizi di abbracci complici, paure condivise, così come mi sono stati dimostrati principi solidi ed etica. So che molti diranno “e che te ne fai?” Sarà, ma a 42 anni, mi sembra di aver capito che ciò che lasciamo agli altri, i ricordi che costruiamo con e per gli altri, siano la vera essenza dello stare al mondo”.

E ancora:

“E che la ricerca, il mettersi in discussione, il capire perché le cose non hanno funzionato, sono processi che non finiscono mai. Abbiamo combattuto contro i giganti, nuotato contro critiche feroci, e talvolta con paragoni improbabili… tenacemente provato a farvi arrivare tutto l’amore che abbiamo dentro. Ed abbiamo avuto anche quella “sana follia” che il rischio comporta, nel proporre qualcosa di nuovo. Ed io sarò sempre fiera di averlo fatto, perché l’essenza di ognuno di noi passa anche e soprattutto dalle cose che non sempre vanno secondo i nostri piani. Personalmente penso che ogni scelta, restituisca sempre, e sottolineo sempre, pezzi importanti di consapevolezza, mattoni sui quali costruire grattacieli sempre più alti e più saldi. Grazie a tutti, davvero”.

Liberi tutti!: cosa non ha funzionato e l’onestà rara di Bianca Guaccero

Fin dalla prima puntata si è compreso che il format era parecchio claudicante. Lo spettatore faticava a orientarsi nel susseguirsi degli eventi delle persone coinvolte nelle escape room. Poi tanta caciara, urla e voci che si sovrapponevano. Al programma mancava anche una solidità a livello narrativo. Sorprendente, a tal proposito, la reazione di Bianca Guaccero che, una decina di giorni fa, ospiti a TvTalk, piuttosto che difendere l’indifendibile (come fanno quasi tutti i suoi colleghi), ha detto candidamente e con estrema onestà che era vero che lo show aveva bisogno di correzioni e che si doveva migliorare.

Qualcosina lo si è provato a correggere, ma non è bastato. La lucidità e il garbo della conduttrice emergono anche dall’intervento sopra citato dopo la chiusura di Liberi Tutti!. Nessuna polemica, nessuna frecciata, ma solo la voglia di carpire il positivo da una situazione negativa, televisivamente parlando.

Nel frattempo la Rai corre ai ripari: le novità in palinsesto faticano. Altro flop eclatante è Il mercante in fiera di Pino Insegno. Pare che i numeri disastrosi abbiano spinto la Tv di Stato a levare al comico la conduzione de L’Eredità (in partenza a gennaio su Rai Uno nella solita fascia preserale) per cui era stato designato al posto di Flavio Insinna.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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