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alba parietti sedia biancaAlba Parietti criticata e insultata dopo la lettera commossa ad Ezio Bosso: la showgirl risponde

Nell’ultimo numero in edicola del settimanale Chi è stata pubblicata una lettera commossa di Alba Parietti che ha ricordato il compianto Ezio Bosso, scomparso pochi giorni fa e con il quale aveva un legame profondo di stima e affetto. Il pensiero riservato al musicista è stato veicolato dalla stessa Alba anche sui social dove qualcuno l’ha insultata e criticata. Commenti indegni, da leoni da tastiera, che hanno prontamente trovato la replica articolata e piccata della showgirl.

Alba su Ezio: “Le persone non sono di proprietà di nessuno”

Lasciate che ognuno scelga le sue amicizie e che possa esprimere come desidera dolore e affetto”, esordisce Alba in un lungo post social. “Le persone non sono proprietà – aggiunge -. Soprattutto se vengono usate parole che non possono offendere nessuno semmai onorarne la memoria. E credo di averle scelte nel massimo rispetto. Le persone non sono proprietà e hanno libero arbitrio di amare, odiare, onorare. Quindi il rispetto lo chiedo io, perché non ho mai fatto male né mancato di rispetto a nessuno.” “Ho accettato – prosegue la Parietti -, dopo molte richieste da parte di varie testate, di ricordare solo su una, una persona cara.” La testata in questione è il magazine Chi. “L’ho fatto con affetto, cercando le parole più adeguate delicate e rispettose. A lui sono certa ho fatto cosa gradita. Questa polemica è volgare, sterile. Non accetto insulti da nessuno. E…”

Parietti: “Vorrei proprio per rispetto chiudere questo teatrino di fake”

Vorrei proprio per rispetto chiudere questo teatrino di fake e commenti (pochi per fortuna) – spiega sempre Albatotalmente fuori luogo e questa a dire poco rispettosa volgarità, su un ritratto affettuoso. Perché chiunque ha avuto la possibilità di esprimere dolore. Anche sconosciuti. Lo hanno fatto tutti . Da Mattarella alla signora Pina e anche persone che con le quali aveva nulla a che fare.” Alba si interroga in modo retorico: “Andavano tutti bene. Io non posso? Io gli ho voluto bene come tutti e siccome si tratta di una persona che per me importante ne parlo e solo con affetto infinito. Ognuno elabora il lutto come gli pare. La prepotenza nell’impedire di esternare con dolcezza e rispetto i propri sentimenti puliti, non è accettabile mai.” Infine la chiosa: “Mi piacerebbe che l’emozione che ci ha regalato in vita e che porteremo sempre nel cuore non fosse inquinata da subdole chiacchiere e polemiche con il solo intento di rovinare i ricordi e fare male. Grazie”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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