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In questi giorni ha fatto molto rumore la vicenda che ha coinvolto Elisabetta Gregoraci e la spadista Antonella Fiordelisi, ex fidanzata di Francesco Chiofalo. Le due donne si sono trovate su un set Mediaset e lì qualcosa è andato storto. Rumors hanno parlato di un alterco verbale accesso: secondo alcune ricostruzioni la conduttrice calabrese avrebbe avuto il dente avvelenato con la giovane per via di alcuni scambi di like e commenti tra quest’ultima e Briatore (appunto ex marito di Elisabetta).

La Gregoraci, ospite in collegamento a Il Punto Z di Tommaso Zorzi, ha smentito, minimizzando l’accaduto. La Fiordelisi invece sostiene il contrario, è cioè che Elisabetta è stata tutt’altro che morbida nei suoi confronti. E Zorzi? Perché Antonella nelle scorse ore, via social, lo ha punzecchiato? Semplice, perché l’influencer milanese, nella chiacchierata a Il Punto Z, nel chiedere all’ex di Briatore la versione di quel che è capitato sul set ‘incriminato’ manco sapeva pronunciare il suo cognome corretto . “Fiordalisi? No, Fiordelisi? Come si chiama?”, ha domandato alla regia, cercando aiuto.

Ed è sempre stato lui ad aver suggerito alla Gregoraci una battuta non proprio elegantissima circa la vicenda della lite: “Come diceva Nina Moric, un puro sangue non fa la gara con un pony”. Sulla massima, che nel contesto in cui è stata calata è parsa tutt’altro che garbata (parliamo di donne o di cavalli? Suvvia!), c’è stato infatti lo smarcamento di Elisabetta (“Hai detto tu questa cosa non io, sia chiaro”). E pure il fastidio esternato nelle scorse ore dalla Fiordelisi (altro suggerimento per Tommaso: se si presenta un programma e si vuol fare una domanda, è bene che ci si informi sui soggetti della domanda stessa. Altrimenti si pecca o di spocchia o di ‘trascuratezza’).

Così ha commentato l’uscita dell’influencer Antonella:

Fiordelisi punge zorzi

In questo caso la Fiordelisi ha avuto tutte le ragioni del mondo nel replicare a Zorzi. E lo si ripeta ancora una volta: se si conduce un programma, per prima cosa non si fa il tifo per quella e per quell’altra. E in aggiunta sarebbe bene non perdersi nel ‘Come si chiama?’. In alternativa, se l’intento non era quello di sbertucciare, vale la regola d’oro che ogni presentatore dovrebbe rispettare: se si tira fuori un argomento è bene conoscerlo a fondo altrimenti meglio tacere.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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