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Esattamente un anno fa, il 26 gennaio 2020, il mondo sportivo e non solo veniva scosso pesantemente dalla tremenda notizia della morte di Kobe Bryant, di sua figlia 13enne Gianna Maria Onore e di altre sette persone. La tragedia è avvenuta in California per via di un incidente in elicottero su cui viaggiavano le vittime. Poche ore fa, Vanessa Bryant, moglie di Kobe e mamma di Gianna, ha consegnato ai suoi profili social un post struggente, commemorando i due cari scomparsi prematuramente.

Vanessa ha scelto un modo profondo e originale per ricordare il BlackMamba e la figlia, pubblicando su Instagram una lettera privata ricevuta da una delle migliori amiche della compianta Gianna, soprannominata Gigi.

“Oggi ho ricevuto questa dolce lettera da una delle migliori amiche di Gianna, Aubrey. Ti amo Aubz (come ti chiamerebbe la mia Gigi). Grazie mille per aver condiviso meravigliosamente alcuni dei tuoi ricordi della mia Gigi con me e per avermi permesso di condividerli qui sul mio profilo Instagram. La mia Gigi è INCREDIBILE e apprezzo davvero la tua premurosa lettera. Ti amo così tanto. Mi mancano così tanto anche la mia bambina e Kob-Kob. Non capirò mai perché e come sia potuta accadere questa tragedia a esseri umani così belli, gentili e sorprendenti. Non mi sembra ancora vero Kob. Gigi, rendi ancora orgogliosa la mamma. Ti amo!”

https://www.instagram.com/p/CKf7QLmDXDo/

Il mondo non scorda Kobe Bryant

Il mondo non dimentica Kobe: su Twitter gli hashtag #KobeBryant e #BlackMamba (così veniva chiamato nell’Nba per via delle sue movenze genialmente sinuose e della sua ‘letalità’ a canestro) sono in tendenza dall’inizio della giornata. Non c’è sito d’informazione, tg o trasmissione sportiva di tutto il mondo che non abbia ricordato (chi non lo ha ancora fatto lo farà nelle prossime ore) l’ex stella dei Los Angeles Lakers.

Bryant è stato uno di quegli atleti in grado di andare oltre lo sport, divenendo icona globale. Ha fatto la storia della franchigia dei Lakers ed è stato uno dei cestisti più forti di tutti i tempi, venendo eletto come erede di Michael Jordan. La sua vita si è spezzata improvvisamente a 41 anni. Dramma nel dramma, nell’incidente aereo è stata coinvolta anche la figlia Gianna, di soli tredici anni. Con loro, sul mezzo, altre sette persone. Nessuna si è salvata.

Il velivolo precipitò a Calabasas, alle 9:47 circa del 26 gennaio 2019, prendendo fuoco. I vigili del fuoco della contea di Los Angeles spensero l’incendio alle 10:30, confermando la morte di tutti i passeggeri.

Il 7 febbraio 2020, al Pacific View Memorial Park di Corona del Mar in California, è stato celebrato il funerale strettamente privato, dopo il quale Bryant e sua figlia sono stati sepolti. Una commemorazione pubblica si è tenuta poi il 24 febbraio allo Staples Center a Los Angeles, dove tifosi, cestisti NBA e amici hanno salutato Kobe per l’ultima volta.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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