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Grave lutto a Uomini e Donne. Nelle scorse ore è morto Piero Sonaglia, l’assistente di studio di diversi programmi della Fascino PGT. Per il pubblico della trasmissione pomeridiana di Canale Cinque era diventato un volto familiare nonostante, per il ruolo ricoperto, non dovesse apparire in video. Tuttavia, in diverse occasioni ci è finito. “Piero, aggiungi una seduta”, è persino diventata una frase cult di UeD, a cui faceva puntualmente seguito l’entrata in scena di Sonaglia che prontamente provvedeva a sistemare lo studio.

La notizia del decesso è stata data sui social dal regista televisivo Roberto Cenci, che, in un post pubblicato su Instagram nel corso della tarda mattinata di sabato 2 aprile, ha fatto campeggiare una fotografia di Sonaglia, corredandola con un messaggio d’addio: “Per sempre con noi. Ciao Piero”. Al momento non sono state rese pubbliche le cause che hanno portato alla scomparsa dell’uomo. Sui social, non appena è iniziata a circolare la news, tantissimi utenti affezionati al programma di Maria De Filippi hanno iniziato ad esprimere messaggi di cordoglio.

Piero Sonaglia a Uomini e Donne

Uomini e Donne, quando Piero Sonaglia spiegava cosa accadeva nel dietro le quinte dello show nelle prime stagioni

Sonaglia ha lavorato per molto tempo al fianco della moglie di Maurizio Costanzo. Infatti ha visto nascere Uomini e Donne, ma anche Amici, C’è Posta Per Te e Tu Si Que Vales. In una passata intervista rilasciata a Uomini e Donne Magazine, aveva spiegato nel dettaglio in che cosa consisteva il ruolo di assistente di studio. “Potremmo definirlo come una sorta di aiuto-regia in studio – raccontava Piero -. Nelle grandi trasmissioni come Amici l’assistente di studio diventa un punto di riferimento per tutti i reparti, perché comunica costantemente, attraverso delle cuffie, con la regia e coordina ciò che accade in puntata. È una figura unica all’interno del team, anche se mi ritengo semplicemente un ingranaggio di un più grande meccanismo”.

Sempre al settimanale dedicato alle vicende di UeD, narrava che Amici è il programma “più difficile da registrare perché c’è tanto di tutto. Ballerini, scenografie, qualche volta anche l’orchestra. In questo caso diventa più complicato gestire gli equilibri. Bisogna mettere tutti i reparti nella condizione di poter svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi”.

Per quel che invece riguardava il lavoro svolto a Uomini e Donne, sottolineava che le puntate più delicate erano quelle delle scelte: “Ci troviamo a collaborare con la troupe e la redazione. Vengono separati i ragazzi appena escono dallo studio, ci si accerta che non si incontrino e che vadano nel lato gusto. Una volta rientrati, gli vengano fatte indossare delle cuffie per non fargli ascoltare quello che sta accadendo, fino all’istante prima del loro ingresso”.

Sonaglia aveva anche ricordato gli albori di Uomini e Donne, quando ancora non esistevano le esterne e i ragazzi dovevano corteggiare le troniste in studio. Al tempo in cui Tina Cipollari sedeva sullo scranno più famoso della tv italiana, nel dietro le quinte ci si divertiva ogni tanto a mandarla su tutte le furie.

Noi – ricordava l’assistente di studio – che lavoravamo dietro le quinte ci divertivamo a guardare quello che accadeva in studio. E, ogni tanto, a intervenire silenziosamente. Ai tempi in cui Tina era la tronista, ci sbizzarrivamo a farla infuriare. Tina è notoriamente gelosa, ma io e i macchinisti lo eravamo molto di più e così le rubavamo le torte che teneva per sé dietro le quinte”.

Addirittura, una volta, la Cipollari li rincorse per tutti gli studi. In altre occasioni, capitava che dal dietro le quinte decidessero di calarle dal soffitto dei finti ragni o degli animali, facendola spaventare. “Maria – aggiungeva – ci lasciava fare e i giochi funzionavano. Erano anni di sperimentazione, libertà e le risate erano all’ordine del giorno. Tra i tanti cambiamenti a cui abbiamo assistito e di cui siamo stati parte, però, quello che invece non è mai cambiato è il nostro appassionarci alle storie d’amore che vediamo nascere in trasmissione”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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