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La dirigenza Rai, nel vedere Una nessuna centomila in prime time sull’ammiraglia, può avere avuto una sola reazione: le mani nei capelli. Non perché il concerto sia stato moscio o fiacco dal punto di vista televisivo. Tutto il contrario: è stato un qualcosa di emozionante e spettacolare. Buona parte del merito va al suo timoniere, l’irreprensibile Amadeus. Ed è qui che arriva la nota dolente per l’attuale governance di Viale Mazzini. Che si fa ora che Amedeo Sebastiani fa le valige? Il conduttore, grazie allo strepitoso quinquennio sanremese, ha spiccato il volo ed è stato in grado di creare un livello empatico con i telespettatori che nessuno in questo momento sa eguagliare in Rai. Nemmeno l’ottimo Carlo Conti ha toccato vette tanto alte.

Ma c’è dell’altro: “Ama” ha saputo creare legami di stima professionale e umana con tantissimi artisti della musica italiana. E sul palco tale ‘chimica’ si nota, eccome. Gli show musicali presentati dal re Mida degli ascolti tv filano via lisci come l’olio, in un’atmosfera squisitamente leggiadra. Tutto ciò, per la tv di Stato, a breve svanirà. Come è arcinoto Sebastiani ha ceduto alle lusinghe degli americani di Discovery e dalla prossima stagione andrà in onda su Nove.

La perdita rischia di essere devastante per la Rai. Addirittura c’è chi ipotizza che potrebbe essere ancora più sanguinosa dell’addio di Fabio Fazio che ha saputo travasare completamente il suo pubblico da un canale a un altro. Un vero e proprio miracolo televisivo che nessuno aveva pronosticato. Non tutte le ciambelle, però, escono con il buco e non è affatto detto che “Ama” riesca ad ottenere il medesimo risultato del collega. Una cosa, però, è certa: ‘Mamma Rai’ deve coprire una voragine.

Un assaggio di quel che parte del pubblico potrebbe decidere di fare dal prossimo anno la si è avuta proprio guardando cosa è accaduto durante la messa in onda di Una nessuna centomila. Tantissimi telespettatori sui social hanno dichiarato che se sul Nove Amadeus confezionerà programmi godibili, si armeranno di telecomando e lo seguiranno. Al momento ai vertici di Viale Mazzini non resta che fare una cosa: levarsi le mani dai capelli ed iniziare a trovare soluzioni per sostituire decentemente Sebastiani. Buona fortuna!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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