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rosa perrotta leopardoUeD Rosa Perrotta esplode sul caso relativo ai doni dei fan per Dodo e alla beneficenza. La verità dell’ex tronista

Nelle scorse ore Rosa Perrotta è stata al centro di un caso scoppiato su Instagram. Un profilo che segue le vicende di alcuni volti noti ha fatto notare una Stories recente dell’ex tronista di Uomini e Donne. Nella fattispecie tale profilo ha mostrato un messaggio scritto da Rosa che così recita: “Ragazze, T. vi dirà tutto in merito alle spedizioni dei vostri pensierini per Dodo. Vi darà anche info utili sui tempi di consegna dei prodotti che avete acquistato.” Dopodiché il profilo ha sostenuto che tale atteggiamento della Perrotta non sia del tutto corretto perché invoglierebbe i seguaci a fare dei regali a Dodo (il figlio di Rosa e Pietro Tartaglione). Inoltre il ragionamento ha sostenuto che i regali ricevuti potrebbero essere destinati a un’associazione che salvaguardia i più bisognosi. In altre parole ha consigliato di fare beneficenza. La voce è circolata in fretta e qualche fan è andato sotto al profilo della neo mamma, lamentandosi. A questo punto la Perrotta è esplosa

A un fan che le ha scritto di ostentare troppo e di fare beneficenza, Rosa ha risposto in 5 punti. “A. Sei veramente ignorante. Evidentemente non hai mai mandato un pensierino fatto con le tue mani a Dodo. (Menomale aggiungerei). Chi gli ha fatto dei semplicissimi calzini di maglia a mano, piuttosto che un bavetto, o una copertina, ha avuto modo di vederla nelle mie storie.” Si passa poi al secondo punto: “B. Mia cognata chi (in riferimento a T.)? La fantasia di voi odiatori mi fa troppo sorridere.”

UeD Perrotta: “Della beneficenza che faccio io tu proprio sai men che zero”

Quindi il terzo punto: “C. Se le persone vogliono bene a questo bambino ed hanno piacere di mandare una pensierino per lui, magari fatto a mano, è perché forse vederlo indossato fa loro piacere. O perché è un modo per far sentire il loro affetto”. Restano gli ultimi due punti: “D. Trovo invece molto carino accettare questi pensierini, non ne ho bisogno certo, ma non si tratta di valore economico bensì affettivo.” Infine arriva la chiosa sulla questione beneficenza: “E. Della beneficenza che faccio io tu proprio sai men che zero.”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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