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Mara Venier mattatrice a Tv Talk. Nel corso della puntata in onda sabato 21 maggio, la conduttrice di Domenica In ha raccontato diversi curiosi aneddoti relativi alla sua avventura al timone del programma festivo di Rai Uno. Quattro anni fa, quando Barbara d’Urso sembrava imbattibile con Domenica Live su Canale Cinque, fu richiamata dai vertici dell’ammiraglia della tv di stato per compiere l’impresa e scippare la leadership domenicale alla collega campana in forza a Mediaset. All’epoca in pochissimi crebbero che avrebbe seriamente fatto meglio di “Lady Cologno”. Oggi l’impresa è stata portata a termine oltre ogni più rosea aspettativa. Domenica Live, per via di una profonda crisi di ascolti, è stato chiuso mentre Domenica In continua a ottenere dati più che ottimi. Di questo e molto altro ha parlato la “Zia” della tv italiana.

Come si converte uno show popolare quando arrivano temi drammatici quali il Covid e la guerra? “Tutto è partito lo scorso anno con la pandemia. Una domenica mi sono fermata, avevo paura. Ho un’età che è a rischio e un marito con un problema polmonare”, ha esordito, aggiungendo che la paura ha presto fatto spazio al senso del dovere: “Io in quel momento non facevo altro che piangere, ma poi ho deciso in 10 minuti di andare in onda. Non c’era trucco e parrucco, facevo tutto da sola, andavo in onda da sola”. E ancora:

All’inizio è stata dura e difficile, ma volevo andare avanti, era giusto, Perché per la prima volta forse ho restituito qualcosa al pubblico che mi ha dato tanto affetto, mi ha dato amore, mai mi sono sentita sola. Anche quando non ero in onda con dei programmi, anche quando qualcuno mi ha fatta fuori. Però c’è sempre stato quell’affetto. Ho pensato che dovevo vincere le mie paure e andare avanti per restituire qualcosa al pubblico. Ti confesso che durante i neri pubblicitari non facevo che piangere”.

La presentatrice veneziana ha poi spiegato di credere di aver fatto un ulteriore passo professionale negli ultimi due anni. In particolare ha evidenziato che ha iniziato a trattare temi impegnati, cosa che non aveva mai fatto prima. E, cosa ancor più importante, pensa di avere acquisito maggiore credibilità agli occhi del pubblico:

“Prima facevo solo intrattenimento e mandavo sempre tutto in caciara. Quella parte lì (quella più impegnata) mi ha dato una credibilità che prima non avevo, così ho affrontato il Covid e poi la guerra”.

Capitolo ascolti: Domenica In, proprio da quando la “Zia” ha ripreso il timone della trasmissione, ha spiccato il volo per quel che riguarda i dati relativi allo share. Mara ha sottolineato che lo show ha avuto ascolti alti anche quando si è parlato di guerra e Covid. In tanti credevano che argomenti così ‘pesanti’ sarebbero stati mal digeriti dal pubblico domenicale di Rai Uno. E invece è successo il contrario. Che risposta si è data? “Perché faccio le domande che il pubblico vuole fare, per quello si crea empatia”.

Un paio di dichiarazioni anche sulla concorrenza: “Quest’anno dall’altra parte (Canale Cinque, ndr) avevamo competitor forti, Maria De Filippi, Verissimo… Quest’anno si sono caricati a pallettoni ma…” Ma alla fine Domenica In è andata benissimo nonostante i pezzi da novanta schierati da Mediaset. Non menzionata Barbara d’Urso contro cui ha battagliato per quasi tre anni. Omissione inconscia o voluta? Chissà…

Infine un commento sulla pensione che può attendere: “Secondo me è sbagliato mollare, poi mio marito gioca solo a golf. Pensate che noia. Anche i nipotini certo, però dopo due volte che vai al parchetto… Comunque avevo detto davvero che sarebbe stato l’ultimo anno, maDomenica In non è mai andata bene come quest’anno. A un certo punto speravo che andasse meno bene, così avevo l’alibi per mollare. E invece…”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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