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La storia di Raffaele a Tu sì que vales è stata un’altra bella lezione di vita a cui ormai questo programma ci ha abituati. Raffaele ha 26 anni, è nato a Cremona da una famiglia di origine calabrese e vive in provincia di Piacenza. Lavora come magazziniere e ha raccontato la sua disabilità, che non è un limite, ha tenuto a precisare. Raffaele è nato con la sindrome di Treacher Collins, che da molti è conosciuta come la malattia di Wonder, il film con Julia Roberts di qualche anno fa. Si tratta di una sindrome che comporta malformazione al viso, problemi di udito e respirazione ma non mina l’attività cerebrale. Ha deciso di raccontare la sua storia a Tu sì que vales per dare forza e coraggio alle persone che si trovano nella sua stessa condizione. Raffaele ha raccontato che fino all’età di 19 anni era quasi del tutto sordo, oggi riesce a sentire grazie a un apparecchio acustico. La voce è rimasta nasale, ma non gli importa. Da bambino sognava di riuscire a essere come i suoi coetanei nel giro di poco tempo, invece ce n’è voluto un po’ di più.

Raffaele a Tu sì que vales racconta la sua malattia: “Non ho mai reagito alle offese”

Sono trascorsi molti anni e molti interventi per avere l’aspetto che ha oggi, e ancora non è finita. Si è sottoposto finora a sette interventi per avere l’aspetto che ha oggi e ne dovrà fare altri. La sua famiglia ha deciso di farlo operare da piccolo ma non perché non lo accettassero per come è, semplicemente lo hanno fatto per lui, per aiutarlo a vivere meglio nella società. Purtroppo però Raffaele è stato vittima di bullismo da parte dei suoi coetanei. “Ho pianto tante volte di nascosto per non pesare sui miei genitori. E non ho mai reagito alle offese”, ha detto. Ha frequentato la scuola ma non è stato semplice stare al passo degli altri compagni di classe, si è sentito inadeguato e disprezzato. Ha più volte desiderato di essere quasi invisibile, ha ricevuto offese e cattiveria e si è sempre chiesto perché. Raffaele crescendo ha trovato il coraggio di iscriversi sui social e di mostrarsi per come è. Proprio sul Web però sono arrivati gli attacchi più feroci

Tu sì que vales, il messaggio di Raffaele contro il bullismo: “Siate gentili”

Oggi ha deciso di raccontare la sua storia a Tu sì que vales per combattere il bullismo, o almeno provarci. Come aveva fatto anche Martina la settimana scorsa. A fine discorso, Raffaele ha pronunciato queste bellissime parole: “Nessuno dovrebbe accanirsi contro chi ha il coraggio di mostrare la propria diversità. Siate gentili”. Appena Raffaele ha terminato il suo discorso c’è stato un lunghissimo e fortissimo applauso in studio. Il pubblico ha ascoltato assorto questa lezione di vita di Raffaele e lo ha poi inondato di un grandissimo affetto. Purtroppo però, come ha fatto notare Maria, quando la puntata sarebbe andata in onda forse sarebbero arrivati altri attacchi e altri insulti. Per questo ha voluto dare un consiglio al ragazzo.

La malattia di Raffaele a Tu sì que vales, il consiglio di Maria: “Devi imparare a fott…tene”

Queste le parole della De Filippi: “Tu devi imparare a fot…tene. Non sempre la gente capisce. Quelli che ti scrivono, che ti insultano… Se riesci a fregartene il loro insulto rimbalza. Non potrai mai combattere contro l’ignoranza, la devi giudicare come tale e allora riesci a non farti ferire. Sennò passi un’inutile sofferenza, a parte tutto quello che hai passato. Non devi farne un dramma, mai. Quando ti insultano non leggerli, dimenticateli. La vita è la tua, non è la loro”. Maria ha fatto un bellissimo discorso, indirettamente anche a tutto il pubblico. Ha detto a Raffaele che deve essere orgoglioso di sé stesso e deve vivere la sua vita, non curandosi dei commenti della gente dettati dall’ignoranza. Anche perché chi insulta sul Web, ha spiegato Maria, appena finisce di scrivere torna alla sua vita di sempre. Chi invece riceve tutta la cattiveria degli insulti continua a pensarci, e questa gente non lo merita.

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