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In arrivo altri delicati grattacapi per Francesco Totti. Il 2022 è stato l’anno burrascoso della separazione con Ilary Blasi, il 2023 è iniziato con degli spettri giudiziari che potrebbero trascinarlo in tribunale (e in questo caso nulla c’entra l’aspetto sentimentale e la divisione dei beni con la conduttrice Mediaset). Come riferisce il quotidiano La Verità, mentre l’ex numero dieci della Roma si trova in viaggio con la nuova compagna Noemi Bocchi e figli (una crociera extralusso a Miami e dintorni), parla infatti di “operazioni sospette segnalate dagli addetti all’Antiriciclaggio“.

Totti, all’orizzonte possibili altri guai giudiziari

Dai controlli effettuati nell’istituto di credito in cui Totti ha messo alcuni dei suoi corposi risparmi, trapelerebbero, sempre come spiega La Verità, ingenti investimenti nelle scommesse. L’ultimo alert, giunto all’attenzione del pool di Bankitalia, sarebbe datato ad agosto 2022. Un “prestito infruttifero” di 80mila euro inviato sul conto di un’anziana pensionata residente ad Anzio. Un conto cointestato con la figlia A. M., dipendente della società Sport e salute (già Coni servizi) controllata dal ministero dell’Economia. Lo stesso giorno però quel denaro viaggiano dal conto della 50enne a uno cointestato con il marito, D. M., dipendente del ministero dell’Interno e amico di Totti, e infine su quello personale dello stesso D. M..

Ma non è tutto. Secondo quanto emerso dopo l’analisi dei movimenti della coppia, oltre all’accredito degli stipendi, si susseguono periodicamente “bonifici domestici” in favore del marito. Bonifici, si legge, “rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online”, quali la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Quindici trasferimenti per una cifra complessiva di circa 87mila euro.

Sempre nel periodo attenzionato dall’antiriciclaggio, ben 125mila euro sono stati fatti transitare sui conti personali dei coniugi. In loro favore poi sono stati “negoziati” assegni bancari per un valore pari a 445mila euro. Secondo l’Antiriciclaggio, scrive ancora La Verità, si è innanzi a una “attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online”. Interpellati al riguardo nell’ambito dell’attività investigativa, i coniugi non avrebbero fornito “adeguati chiarimenti e giustificativi” e avrebbero mostrato “un atteggiamento evasivo e non collaborativo”.

La figura di Totti farebbe la sua comparsata nella vicenda nel giugno del 2020. In particolare il focus è finito su due conti, uno cointestato con la Blasi e uno con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della Roma. Viene segnalato un fido da 2,5 milioni di euro per una ristrutturazione, e a seguire finiscono sotto osservazione cinque assegni bancari e un bonifico, intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo per 1,305 milioni di euro. La causale: “Finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato”. E non solo lì. Viene infatti sottolineato anche un altro bonifico da 300mila euro “a favore della società United London services limited, collegata con il casinò di Londra” e un altro da 200mila “a favore della società Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas”.

L’antiriciclaggio su Francesco Totti

L’Antiriciclaggio ha acceso un riflettore anche sulle operazioni in entrata di Totti, come per esempio quella da 201mila euro eseguito dalla Mgm resorts international, un albergo di Las Vegas con annessa casa da gioco. E l’elenco non termina qui. Come pure quello dei prelievi in contanti e dei bonifici a favore del fratello Riccardo. O le iniziative in beneficenza a cui hanno preso parte anche ex compagni di squadra come Antonio Rudiger, Thomas Vermaelen, Radja Nainggolan, Juan Jesus, Edin Dzeko ed Emerson Palmieri, ma con la causale “multe” e “sanzioni”.

Secondo gli esperti “permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali“. I risk manager rimarcato anche che il cliente ha riferito: ““Mi piace scommettere”. Trattasi di pagamenti che lo stesso effettua per le sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d’azzardo”. La valutazione termina come segue: “I clienti in segnalazione sono clienti anche della controllata Fideuram Spa e San Paolo Invest Spa. Si è provveduto ad innalzare ad alto il profilo di rischio”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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