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Francesco Totti senza filtri. L’ex capitano giallorosso ha rilasciato una lunga intervista a Walter Veltroni (pubblicata su 7, inserto del Corriere della Sera). Tanti i temi trattati: non potevano mancare dei pensieri per la moglie Ilary Blasi, la donna che gli ha fatto capire il senso profondo del concetto di famiglia. Spazio anche alla lotta contro il Covid. Per Totti non è stata assolutamente una passeggiata. Anzi si è trattato di un vero e proprio incubo, dove il tempo non passava mai e l’inerzia ha preso il sopravvento.

È stato abbastanza aggressivo, con me. Ho avuto una polmonite bilaterale, febbre a quaranta, tosse continua ed ero stanco, non avevo fame. Sono stati ventiquattro giorni molto duri”, confessa Francesco a Veltroni aggiungendo che aveva la saturazione a 89-90 e in quell’occasione ci sarebbe voluto il ricovero. “Però ho rifiutato – racconta -. Avevo paura, per quello che era successo a mio padre due mesi prima. E allora ho cercato di stare il più possibile a casa ed andare avanti a cortisone, antibiotici, eparina. Con i farmaci sono riuscito ad uscirne, ma è stata veramente dura”. Anche perché dopo i primi dieci giorni da contagiato, non vi era traccia di miglioramento, nonostante punture, antibiotici e cortisone. “Sì allora ho temuto”.

Chi invece non ce l’ha fatta è stato suo padre, Enzo, scomparso poche settimane prima proprio a causa del Covid. La figura paterna manca tantissimo a Francesco. “Penso che ogni figlio coltivi il timore della perdita del padre. È una figura molto importante, dà sicurezza. Insegna e rassicura, guida e accompagna. Ora lo misuro da padre, nel rapporto con Cristian, specialmente, ma anche con le bambine”, confida Totti, che aggiunge che la perdita gli ha lasciato un vuoto incolmabile. “Mi sento catapultato in prima fila, con le spalle meno coperte”.

L’ex calciatore passa poi a narrare il legame che condivide con la moglie, star della tv. “In casa mia il capo dovrei essere io, ma in verità è Ilary… In casa dei miei, mia madre era il leader di famiglia: un sergente; un tedesco… Le voglio un bene dell’anima”, spiega, ribadendo in un secondo momento che il “capo attuale, in verità, è Ilary”.

Totti, da quando ha conosciuto la Blasi e ha iniziato un percorso di vita assieme assieme a lei, è cambiato parecchio. Una maturazione lenta, ma vigorosa e con solide basi. Lui stesso lo ammette, senza remore e, anzi, con orgoglio, ricordando la leggendaria dedica che le riservò allo stadio Olimpico, sfoggiando la maglietta con scritto “sei unica”:

“Sì, Ilary oltre a essere mia moglie e la mamma dei miei figli, è una donna straordinaria: una ragazza semplice, di buona famiglia, con valori, rispetto degli altri. Una persona che in qualsiasi momento è sempre presente, mi ha fatto crescere in tutto e per tutto. Ti dico la verità, senza di lei non sarei riuscito in questo modo, a livello familiare. Quello che le scrissi sulla maglietta il giorno del derby è vero: “sei unica”.

Totti e quell’amore inespresso per papà Enzo: “Non riesco a perdonarmelo”

Per quel che riguarda il suo essere padre, Francesco si considera molto affettuoso con i suoi figli a differenza di papà Enzo, che era più taciturno e meno incline a gesti ‘fisici’. “Lui ed io eravamo uguali, perciò nessuno dei due faceva il primo passo”, confessa, dicendo che entrambi non sono riusciti ad esternare tutto l’amore che li univa. Ciò non toglie che quell’amore esistesse e fosse intenso e genuino. Tuttavia l’ex capitano della Roma non riesce a levarsi il tarlo dalla testa che avrebbe potuto far capire maggiormente ad Enzo l’affetto che provava per lui: “Non riesco a perdonarmelo”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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