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La notizia è di quelle strong: Tiziano Ferro in gara al Festival di Sanremo 2025. Alt, ma come? Ancora c’è da decidere chi sostituirà Amadeus, febbraio non è proprio dietro l’angolo, il fenomeno di Latina sta attraversando un momento privato difficile per via del divorzio dall’ex marito Victor Allen… Quindi, come è possibile che qualcuno dica che Ferro quasi certamente sbarcherà sull’Ariston come concorrente? Innanzi tutto si parta col dire che quel qualcuno che sostiene ciò è la giornalista Grazia Sambruna che ha lanciato la notizia sulla testata MowMag.

Sambruna ha riferito che dopo aver sondato i corridoi del musicbiz, cioè degli ambienti che contano, è venuta a sapere che nel settore discografico è data per sicura la presenza del cantante al prossimo Sanremo. Ammesso e non concesso che sia così, è necessario spiegare come funziona il meccanismo di selezione per il Festival. No, non si vuole spiegare il regolamento. Quello già lo conoscono tutti a grandi linee. I cantanti inviano le canzoni e se vengono scelti bene, altrimenti si attaccano al tram e ci provano l’anno successivo. Ci sono però artisti, pochi ovviamente, che se hanno intenzione di prendere parte alla kermesse hanno solo che da chiedere. Tiziano Ferro è uno di questi.

Lo stesso discorso vale per gli altri giganti: ad esempio se Cesare Cremonini oppure Eros Ramazzotti o Laura Pausini dovessero presentare un brano per gareggiare al Festival è certo che, visto il blasone e il seguito di pubblico di cui godono, quel il loro testo verrebbe selezionato. Anche perché, diciamolo fuori dai denti, un direttore artistico che si lascerebbe sfuggire una simile occasione sarebbe un folle. Tutto ciò per dire che se Ferro ha deciso di andare a Sanremo, al di là del brano che porterà e al di là di chi avrà il compito di comporre il cast dei big, al 99.9% troverebbe porte spalancate.

Ecco spiegato il perché si può già parlare di Tiziano Ferro al Festival 2025, sempre prendendo per buona l’indiscrezione che l’artista abbia palesato la voglia di mettersi in gioco. Ma perché nutrirebbe tale desiderio? Se domani all’autore di Sere Nere saltasse in mente di fare un concerto a San Siro, senza dubbio riempirebbe lo stadio. Insomma, non ha problemi di questo genere. C’è però un fattore da considerare: Ferro può tranquillamente fare gli stadi perché vive di “rendita”. Gli ultimi suoi lavori sono invece passati sottotraccia. La sua carriera non sta andando a rotoli. Sostenere ciò sarebbe semplicemente follia. Però c’è da dire che un ‘rilancio’ cadrebbe a fagiolo. E Sanremo sarebbe il palco perfetto per tale operazione. Mengoni docet!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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