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Tiberio Timperi si è raccontato a ruota libera in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il conduttore di Unomattina in famiglia ha parlato della sua situazione sentimentale, delle amicizie, del suo rapporto con il mondo della televisione e dei valori che guidano le sue scelte. Sposato e divorziato con Orsola Adele Gazzaniga (la relazione, da cui è nato il figlio Daniele, è durata dal 2002 al 2005), oggi è single. Non si vuole ‘accontentare’ come molti, racconta lui stesso, e quindi, finché non trova l’anima gemella, meglio stare soli.

“Sono molto deluso dal genere umano, sì. Sin da piccolo mi chiamavano Tiberio il vecchio, ma io non sono mai riuscito a fregarmene delle cose sbagliate che vedo, non ce la faccio a buttare tutto alle spalle e far finta di niente”, ha esordito, aggiungendo di aver ricevuto un’educazione da genitori “onesti e dialettici”. Figlio unico, gli sarebbe piaciuto avere fratelli con cui crescere; è andata in modo diverso e a al proposito ha raccontato: “Sono abituato a cavarmela da solo, ma del resto nasciamo soli e moriamo soli. C’è una sorta di ottimismo nero nella consapevolezza che la vita non è giusta e il tempo non è galantuomo”.

Capitolo professionale. Timperi è convinto che il suo potenziale non sia stato del tutto espresso in quanto oggi, nel mondo dello spettacolo, si rischia sempre meno e c’è una tensione a proporre il cosiddetto ‘usato sicuro’:

“Credo di avere un potenziale che non è stato esplorato nella sua totalità. Ma, appunto, capita. Diciamo che ultimamente c’è sempre meno voglia di rischiare ma piuttosto si va sull’usato sicuro. Io so tutto quello che ho fatto. Il merito mi ha portato fino a un certo punto ma poi lì mi sono fermato. La mia incapacità di andare a cena o fare pubbliche relazioni ha pesato. Se mi dicono di fare qualcosa per forza io soffro. Ahimé, amo la montagna”.

Timperi, 58 anni, da sempre è considerato uno dei ‘bellocci’ del piccolo schermo. Non ha problemi a dire che tale caratteristica gli ha dato una mano nell’ambiente televisivo. “Certo. Una volta si privilegiavano persone che oltre ad avere qualcosa da dire proponessero anche un certo garbo e la famosa bella presenza – ha spiegato -. Io però non mi sono mai sentito bello: fino a una certa età ero piuttosto cicciottello e brufoloso, mi piaceva fare casino in compagnia ma non conquistavo le ragazze facilmente”.

Tra i suoi amori figura anche la Natasha Hovey:

“Avevo letto una sua intervista in cui diceva che cercava il principe azzurro e faceva un elenco delle sue caratteristiche: mi ci ritrovavo. Dovevo andare al Costanzo Show in una puntata in cui c’era anche lei, ma Fede (era l’epoca del Tg4) non mi diede il via libera. Feci in modo allora di avere il suo numero… che dire, è stato un bel periodo, ho un ricordo bellissimo, di una ragazza dalla dolcezza unica. Ogni volta che rivedo Acqua e sapone penso a noi a Campo de’ Fiori”.

Timperi ha poi detto di essere un “romantico che strada facendo si è incastrato in una serie di sovrastrutture” in cui si è ritrovato a “remare” e entrando “anche in tempesta”. “Qualche albero è crollato ma sono un sopravvissuto. E quando le cose vanno male, capisci anche quanto vali. Ma mi restano dei graffi nel cuore, non solo sulla pelle”, ha aggiunto.

Parole che portano il discorso sul matrimonio naufragato con Orsola Adele Gazzaniga:

“Da un certo momento in poi la mia vita ha preso un’altra direzione: è stato molto, molto pesante, ma va bene così. Ho altre fortune, come non lavorare: di fatto assecondo solo la mia passione. I miei amici di recente mi hanno detto: Tiberio, tu rispetto a noi hai realizzato i tuoi sogni. È una gran cosa avere chi te lo ricorda. Ho passato 15, 18 anni che avrebbero ucciso chiunque, ma ora ne sono uscito: bruciacchiato, tumefatto, ma ci sono ancora”.

Professionalmente dice grazie a Michele Guardì, Ballandi e Jocelyn. Quest’ultimo lo considera un genio della tv che dovrebbe avere ancora un posto, “visto che nel nostro mestiere non si invecchia, ma si acquisisce esperienza”. Spazio anche a un ricordo per il leggendario Mike Bongiorno, definito una persona “deliziosa” e un “signore“: “Quando finimmo di lavorare mi mandò una lettera per dirmi che si era trovato bene con me e mi augurava tanta fortuna. Fu una grande gioia riceverla, sulla sua carta intestata… chi farebbe più oggi una cosa così”.

Le amicizie? Poche. “Quelli di sempre, che per definizione sono pochi. Un ex compagno di banco del liceo, due amiche di infanzia, un mio ex direttore di Telemontecarlo. Direi basta“. Dopo oltre tre decenni di tv ha ancora qualche sogno nel cassetto?

“Io continuo ad aspettare, sperando di non essere patetico. Mi piacerebbe veder realizzata una mia idea, anziché assistere al proliferare di format stranieri. Sarebbe bello se a viale Mazzini, anche in uno scantinato, ci fosse una stanza dove tutti noi conduttori potessimo confrontarci. Tra tante cavolate magari uscirebbe anche qualcosa di buono”.

Infine è tornato sul tema sentimentale. Quando gli è stato chiesto se gli piacerebbe innamorarsi di nuovo, ha risposto:

“Dovrebbero rifare Agenzia matrimoniale per quelli che si separano a 50 anni. Lo penso seriamente, perché se succede, a quel punto che fai? Se vai in discoteca potrebbero essere tutti tuoi figli: cosa racconto a una di 25 anni? Sarei ridicolo. Inoltre, nel mio caso, c’è il rischio di essere avvicinato per quello che rappresento: molte sono interessate alla scatola, diventi sospettoso. Spero sempre che la vita mi sorprenda quando meno me lo aspetto ma, in generale, tutti si cercano, pochi si trovano e molti si accontentano: io non ho intenzione di accontentarmi”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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