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Teo Mammucari a ruota libera e senza peli sulla lingua. Il conduttore del Le Iene, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano romano Il Messaggero, si è raccontato, facendo il punto sulla sua carriera e sulla sua vita privata. Pochi giorni fa è spuntato sui social assieme all’ex Thais Souza Wiggers, 37 anni, e alla figlia avuta dalla modella, Julia, 14 anni. Oggi i rapporti con Thais sono distesi ma non è sempre stato così. Anzi in passato ci sono stati periodi di forte tensione. La relazione non durò molto. Wiggers restò incinta e poi ci fu l’addio. Non fu un momento facile per Mammucari che descrive l’intera vicenda parlando di una “storia assurda“.

Ci siamo lasciati dopo poco e tutto si è ingarbugliato. Ci sono state incomprensioni ed è stata dura. Molto dura”, ha spiegato il presentatore, aggiungendo che per 36 mesi non vide la figlia: “Per tre anni, quando era piccola, Julia ha vissuto in Brasile e io non l’ho vista. Poi tutto si è aggiustato e adesso va benissimo: lei è a Milano ed è il centro della mia vita. Ha un carattere solare e tranquillo“. Tutto bene quel che finisce bene. E oggi? C’è una lei al fianco di Teo? Sì, ed è una militare.

È un maresciallo ordinario dell’esercito, una cavallerizza – ha narrato -. L’ho conosciuta per strada, poi ci siamo rivisti un mese dopo a Bologna e lì è nato tutto. Stiamo insieme da un anno. Lei ne ha trenta”. Pare proprio che abbia il pallino per donne più giovani (Mammucari ha 58 anni). “Non avrei voluto un’altra così giovane, io stavo corteggiando una della mia età, un’attrice anche conosciuta”. Quando gli viene chiesto chi sia, glissa. Motivo? In quanto la persona è sposata: “Non si dice, è sposata. Io cercavo solo una storia di letto, e poi è arrivata la marescialla…”.

Capitolo fama. Negli anni Mammucari è diventato un personaggio televisivo sempre più popolare. A proposito dell’essere famosi, ha ricordato ciò che gli diceva Raffaella Carrà, con la quale a volte si ritrovava per fare una partita a carte: “Mi diceva che le persone si vedono nel momento del successo non del bisogno. E aveva ragione. A un certo punto la gente intorno a te sparisce e quando ti rivede dice: “Non ti ho chiamato perché non ti volevo disturbare”. Ma che amico sei se pensi di disturbare?”.

E i parenti? Da quando è diventato popolare è cambiato qualcosa? Pare proprio di sì:

“Lasciamo stare. È scontato dover aiutare tutti. Devi sempre dare ed essere a disposizione. Diventi un bancomat. E poi ci sono i social, dove tutti possono dire qualsiasi assurdità: Mammucari è cattivo, è cinico, parla male di quello, pippa la cocaina… Una volta in un bar uno sconosciuto mi ha preso per un braccio minacciandomi perché aveva letto chissà cosa. L’ho fatto scappare. Non sono mica Cristiano Malgioglio”.

Teo non è un figlio d’arte. Suo padre era un pavimentista. Insomma, per emergere ha dovuto fare la gavetta, tanta, e il successo ha dovuto guadagnarselo centimetro dopo centimetro. Una delle regole a cui è sempre rimasto fedele è quella “del gol di rimpallo” che considera “sacra”. Ed è qui che snocciola un curioso aneddoto su Maria De Filippi e di come è riuscito a farsi ingaggiare a Tu si Que Vales:

“Bisogna farsi sempre trovare sotto la porta. Una volta, invitato al matrimonio di un caro amico, mi sveglio con la febbre alta e gli dico: “Scusa, ma vengo alla cerimonia e poi torno a letto”. In chiesa non si respirava dal caldo, durante la cerimonia glielo dico al prete – altrimenti sarei svenuto – e davanti a me si gira Maria De Filippi, che non conoscevo e non sapevo fosse lì, e mi dice: “Quanto sei scemo”, e si mette a ridere. Poi me ne vado a casa e dopo venti minuti lei mi chiama e mi offre di fare Tu Sì Que Vales. Secondo me non mi avrebbe mai preso se non mi avesse visto in quel modo e non avesse visto che sono uno normale che scherza sempre”.

Sempre restando in tema di retroscena televisivi, ne ha svelato uno amaro con protagonista Pippo Baudo. Nel 2002 trapelò la notizia che a Mammucari sarebbe stato affidato il Dopofestival di Sanremo. Le cose, però, andarono diversamente. Teo non condusse il programma che fu timonato dal giornalista Rai Francesco Giorgino. Una vicenda che fece rimanere Teo parecchio male:

“Baudo, per me un mito, mi convocò per comunicarmi che l’avrei fatto io. “Diamoci la mano”, mi disse, “e non dirlo a nessuno”. Io andai in vacanza alle Mauritius e quando tornai non ci fu verso di parlargli. Sparito. Poi annunciarono Giorgino e Baudo, a chi gli chiedeva di me nelle interviste, diceva: “È Mammucari che si è proposto”. Ci rimasi malissimo. Mi servì per capire che in questo mondo si chiacchiera tanto”.

Capitolo gratitudine. Quando gli è stato domandato a chi crede di doverne, ha risposto in modo secco e originale: “A chi mi ha ringraziato per quello che faccio e ai miei nemici. Per esempio, ricordo che mio padre, mio zio e mio fratello maggiore mi dicevano: “Dove credi di andare? Sei il figlio di un pavimentista, la conosci la canzone uno su mille ce la fa?”. Ecco, quelle cattiverie mi hanno dato forza”. Il legame con loro oggi? “Non è importante. Con la fama, l’ho detto prima, non sei più una persona, tutto è dovuto”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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