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Mia Ceran debutta alla conduzione di TvTalk sabato 28 settembre 2024 su Rai3. La puntata, che come sempre inizia alle 15:00, si concentra sui grandi topic della televisione italiana e tra ascolti, medie di share, argomenti di cronaca e fenomeni social, apre dibattiti e interessanti riflessioni.

Si è parlato di tutto e ovviamente anche di Temptation Island e di quella che è stata ribattezzata “Winter Edition”. A discuterne in studio, oltre ai nomi cardine del talk Rai, anche Barbara Alberti (collegata in diretta), Riccardo Bocca e Marta Cagnola. Il focus su Temptation è chiaro sin da subito: il programma condotto da Filippo Bisciglia può davvero definirsi un fenomeno? A quanto pare, e stando ai risultati numerici, assolutamente sì. Lo confermano i dati: 22,8% di share e più di 3 milioni di telespettatori incollati davanti alla televisione (e poi anche a Witty tv). A essere conquistati dal “viaggio dei sentimenti” sono soprattutto i giovani: pensate che l’età compresa tra i 15 e i 34 anni occupa il 40% di share del programma!

Il dibattito a TvTalk si è fatto interessante a partire dalle opinioni in studio. La scrittrice Barbara Alberti, ad esempio, non aveva mai visto il reality ed è stata sottoposta a questa prova. La sua reazione a caldo? “Sono rimasta acchiappata”, ha detto subito dopo il servizio mandato in onda.

Temptation Island: soap opera, reality o commedia sexy? Le reazioni a TvTalk

La prima a essere stata interpellata su TI è Barbara Alberti, che con la sua immensa dialettica elegante è riuscita a dire la sua e a strappare sorrisi in studio, talvolta anche piuttosto “imbarazzati”.

Sono rimasta acchiappata, prima ne ho parlato con un amico che mi ha chiesto: ‘Dove vai?’, e io ho risposto: ‘Vado da Mia Ceran a commentare quel saba-sadomaso…non mi veniva il titolo…’ e lui mi ha detto subito ‘Temptation Island!’

La scrittrice ha subito espresso il suo pensiero su Temptation, definendolo “assurdo” e osservando come l’intero format si basi sul masochismo e sul sadomaso. Alberti, infatti, ha aggiunto:

È di un sadismo e di un masochismo straordinario. Poi soprattutto questa pertinacia nel volere le corna; c’è una fame di corna in questi personaggi che è veramente sconcertante e anche molto divertente. Possono fare finta quanto vogliono, ma la realtà e l’orrore dei rapporti umana viene fuori tutta!

La discussione si è soffermata sullo schema narrativo del programma e su come questo possa essere paradossale. La stessa Alberti, infatti, ne ha dato uno sguardo preciso:

Due sono in crisi e siccome sono in crisi, invece di salutarsi per un po’ vanno a Temptation Island…dove c’è il tentatore e la tentatrice, ragazzi e ragazze meravigliosi per altro. E quindi c’è tutta questa cosa: ripercorre la miseria di un rapporto con un tradimento… è di una miseria infinitamente bella.

Temptation Island è una “stolt-opera”: Bocca e Cagnola non la pensano allo stesso modo

I commenti su Temptaion fioccano come “salsa agrorosa” nello studio di TvTalk. Accanto a un Riccardo Bocca cinico che commenta senza pensarci troppo che la sua Temptation è “quella di cambiare canale”, Marta Cagnola afferma che guardare il reality di Filippo Bisciglia è il suo guilty pleasure da condividere con le amiche. La sua frase preferita della stagione autunnale? La “black connection”.

Le opinioni sono discordanti, ma ciò che resta invariato è il successo del programma. Ci si domanda se sia tutto finto, se la narrazione messa in scena sia tossica e incentrata tutta sull’obbligo di performance non sano, che a essere trasposta sia una vera e propria sceneggiata coi fiocchi.

A vincere su tutto? La chiosa di Barbara Alberti, che ha definito Temptation Island “il calvario del cornuto”.

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