Sonia Bruganelli, a Verissimo, ha parlato per la prima volta in tv dell’aborto affrontato assieme a Paolo Bonolis all’inizio della loro relazione. Lei aveva solamente 24 anni, lui aveva già alle spalle un matrimonio dal quale erano nati due figli. Fu un momento molto difficile per i due. La produttrice televisiva ha anche rivelato di aver dovuto lottare contro l’anoressia. Finì in un buco nero all’età di 39 anni. Spazio anche alle confessioni sugli attacchi di panico e sui reali motivi che hanno fatto naufragare le nozze con il conduttore romano.
Sonia Bruganelli: “I reali motivi della fine del matrimonio con Paolo Bonolis”
A mettere la parola fine al matrimonio è stata Sonia. “Sono stata sincera tardi con Paolo, forse avrei dovuto esserlo prima – ha raccontato Bruganelli -. Ma c’erano i ragazzi e pensavo che le cose sarebbero andate meglio. Con il tempo sono cambiata. Ero stanca della corazza che mi ero messa da sola. A un certo punto non ce la facevo più. Ho sacrificato il mio matrimonio. Paolo non sempre capiva cosa mi mancasse. Sono andata in analisi, per Paolo invece è una cosa senza senso”.
“Lui – ha aggiunto – è rimasto fermo nel suo stato emotivo, io sono cambiata. E non ci siamo più trovati. Però quotidianamente oggi ci troviamo come padre e madre. Io non rinnego niente. Quando ero più giovane avrei voluto magari un abbraccio diverso, una condivisione diversa. Lui è sempre stato Paolo Bonolis, che doveva e voleva lavorare. Inevitabilmente c’è stato qualche periodo di distacco. Quando una donna poi diventa adulta comprende una serie di cose”.
Le rivelazioni sull’aborto, sugli attacchi di panico e l’anoressia
“Paolo non era pronto”, ha dichiarato Bruganelli, spiegando a Silvia Toffanin che a 24 anni decise con l’allora marito di abortire. E ancora: “Mia madre mi disse: “Se scegli di non avere questo figlio, devi avere la forza di dimenticare”. “Poi – ha aggiunto – per me era diventata un’ossessione, perché pensavo che se non voleva un figlio da me, non voleva me. Non era un amore ancora maturo. Per me era diventata una cosa ossessiva”.
Negli anni successivi, ha avuto tre figli con Bonolis. Ma anche diversi problemi seri. Ha dovuto affrontare i demoni dell’anoressia e degli attacchi di panico. Il primo lo ebbe a New York. Con lei c’erano Bonolis e il figlio Davide. “Sto morendo, sto morendo… sto morendo”, continuava a ripetere. “Paolo – ha ricordato – mi diceva che stavo bene, ma lui mai aveva avuto a che fare con persone che avevano avuto attacchi di panico. Poi ha chiamato il medico che ha appunto detto che non era un infarto, ma un attacco di panico. Oggi non li ho più, sono andata dallo psicologo e in un anno sono riuscita a gestire meglio l’ansia e gli attacchi”.
Nel 2014, quando aveva 39 anni, è piombata nel tunnel dell’anoressia. “Sono arrivata a 39 anni a soffrire di anoressia, non da ragazzina. Avevo già tre figli. E pensa che mi era sempre piaciuto mangiare”, ha raccontato a Silvia Toffanin. Riuscì a riemergere dal periodo buio grazie a un professionista a cui si affidò.