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Alfonso Signorini spegne le candeline oggi, domenica 7 aprile. 60 anni tondi tondi. E pure 60 sono gli invitati alla sua festa. Trattasi di coloro che lo hanno accompagnato nel suo percorso di crescita. Dove ha deciso di accogliere tutti? Ristorante stellato? Manco per idea. La prenotazione è Al Pertegà, una vecchia trattoria di Seregno dove andava con i suoi genitori. Per l’occasione, come rivelato in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha fatto rifare il menu della sua infanzia: risotto con salsiccia, carrellone dei bolliti e la ricetta della torta di sua nonna Armida affidata al cuoco del ristorante.

Compleanno Signorini: i due assenti giustificati

Due gli assenti giustificati. Silvio Berlusconi e ‘Queen Mary’: “Gli assenti giustificati sono due. Lui e Maria De Filippi, che registra pure la domenica mattina”. Oggi Signorini vive in un appartamento milanese dietro Santa Maria alle Grazie, dove andava a pregare da studente davanti alla madonnina con il manto. Nella casa ci abita da un anno: “Ed è la cosa di cui sono più orgoglioso. Da ragazzo, quando venivo all’università e da Cadorna percorrevo questa strada a piedi, guardavo esattamente il balcone del mio appartamento e sognavo a occhi aperti”.

La nevrosi e il tapis roulant salvifico

Spazio poi ai ricordi dell’adolescenza. Signorini è stato un ragazzo atipico: “Nascosto a leggere in cantina, con il terrore che mi scoprissero i vicini e lo dicessero a mia madre, perché a lei raccontavo che ero fuori con gli amici. Ho letto di tutto, in quella cantina: collezionavo tessere della biblioteca, ne facevo 5 o 6 l’anno”. A vent’anni ebbe il primo attacco di panico.

Si ricorda addirittura il giorno, 7 dicembre del 1983. Si trovava in coda alla Scala per un posto nel loggione e da allora entrò nel tunnel della nevrosi, con la convinzione che sarebbe deceduto per un infarto: “Passavo da un medico all’altro. Del resto, mia madre mi aveva sempre protetto perché mi era stato diagnosticato un soffio al cuore, praticamente una sciocchezza, ma questo lo so oggi. Finché non mi feci coraggio, andai in palestra e salii su un tapis roulant: o muoio o rinasco”.

L’indipendenza a 30 anni, la tv a 40, direttore di Chi Magazine a 50

A 30 anni l’indipendenza grazie al lavoro come insegnante  al Leone XIII e grazie al mondo del giornalismo. I suoi genitori non presero benissimo le sue scelte di allora. Dopo tanti sacrifici per farlo studiare, sognavano un figlio medico, avvocato, commercialista, astronauta, sacerdote, “qualunque cosa ma non l’insegnante o, peggio, il giornalista! In quei 30 anni mettiamoci anche il travaglio sentimentale, con la scoperta dell’omosessualità“.

A 40 anni inizia a collaborare con la tv, a 50 è il direttore di Chi Magazine: “Nessuno avrebbe scommesso su di me: non ho mai preso un menabò, mai partecipato a una riunione di redazione o incontrato il sindacato. Sono sempre stato la Vispa Teresa“. Un anno fa ha lasciato la direzione della rivista. Dispiaciuto? “Ma no, è stato tutto naturale. E poi continuo a mantenere un rapporto diretto con i lettori, oltre a lavorare sui contenuti con il direttore Massimo Borgnis. Pensavo invece che sarei stato più libero per fare la pubblicità, ma non mi ha cercato nessuno, nemmeno Poltronesofà, che sarebbe il mio sogno!”.

Signorini: “Io e Paolo Galimberti? Il passo naturale sarebbe il matrimonio”

L’amore va a gonfie vele dopo un periodo di smarrimento con lo storico compagno Paolo Galimberti. Qualche mese fa i due si sono allontanati. Signorini, tra il serio e il faceto, ha raccontato di aver lasciato ‘Paolino’ tramite una chiacchierata con i media: “Visto che nella precedente intervista che abbiamo fatto io e lei (giornalista del Corriere, ndr) Paolino (Galimberti, ndr) l’ho lasciato, ora vorrei rimediare… Ehm, sono stato un po’ vile… Peraltro glielo disse il portinaio, che invece il Corriere l’aveva letto eccome!”.

Fu una ‘Signorinata’. La vicenda, però, pare che abbia avuto conseguenze positive: “Ma è servito, perché ci siamo ritrovati. E ne approfitto per fargli sapere che sposarci sarebbe il passo naturale nel nostro cammino insieme”. Praticamente il conduttore del GF, nella precedente intervista con il quotidiano di via Solferino, ha lasciato il fidanzato, nell’ultima gli ha chiesto di sposarlo.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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