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L'infanzia frugale di Selvaggia Lucarelli, il libro e il rapporto con il ciboSelvaggia Lucarelli: il rapporto con il cibo dopo un’infanzia “frugale”

Selvaggia Lucarelli ha da poco pubblicato un nuovo libro, intitolato Falso in bilancia. Un libro autoironico in cui la storica giudice del dance show Ballando con le stelle racconta il suo rapporto con il cibo ed il conflitto quasi quotidiano tra la dieta e il desiderio di cibo. Chi non ha mai desiderato di mangiare senza mettere su nemmeno mezzo chilo? Tutti ce lo chiediamo un po’ e anche la Lucarelli, che fra le pagine della sua nuova pubblicazione ha affrontato proprio questo argomento. Intervistata dal settimanale Oggi, da oggi (18 luglio 2019) in edicola, Selvaggia parla del suo rapporto con il cibo, ma ricorda anche la sua infanzia. La giornalista, conduttrice ed opinionista rivela che che in famiglia il frigo era quasi sempre vuoto perché i suoi genitori tendevano a comprare solo le cose essenziali. E così racconta anche un aneddoto che la vede da bambina con la febbre.

Il rapporto con il cibo di Selvaggia Lucarelli: “Mi metto a dieta per necessità”

Dopo aver pubblicato il libro Falso in bilancia, Selvaggia Lucarelli al settimanale Oggi confida di avere un peso che oscilla in continuazione, portandola a guadagnare anche due taglie. Sul rapporto col cibo, dunque, dichiara: “Sono una di quelle che oscilla di dieci chili o due taglie: mi metto a dieta per necessità, prendo peso con soddisfazione”. La giudice di Ballando si dice famelica e golosa: “Sono nata affamata, ho vissuto cercando di saziarmi”. E poi ammette: “È il mio karma. Quando dimagrisco so già che non durerà”.

Selvaggia Lucarelli, le parole sui genitori: “A casa il frigo era sempre malinconicamente vuoto”

Secondo l’irriverente Lucarelli, sempre schietta e spontanea, questa dinamica deriva dal suo trascorso. Selvaggia racconta che i “colpevoli” sarebbero i genitori, che compravano solo le cose essenziali lasciando il frigo mezzo vuoto. “A casa nostra il frigo era sempre, desolatamente, malinconicamente, vuoto. Da noi il superfluo era considerato veramente superfluo”. Così rivela : “Quando avevo la febbre. Allora mio padre si presentava con l’aranciata”. Questo perché il padre credeva che la bibita gassata contenesse vitamine. Comunque era concessa solo una singola bottiglietta. Selvaggia Lucarelli racconta anche che la Nutella non la vedeva quasi mai, “Forse a Natale”. Adesso però si concede molti sfizi: “La mia dispensa sembra un reparto dell’Esselunga”, dichiara con la sua caratteristica ironia.

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