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In Italia si può rinunciare a tutto, ma non al Festival di Sanremo. Sarà per questo che, nonostante la pandemia in corso e le mille restrizioni relative all’emergenza sanitaria che hanno minato e stanno tuttora minando l’organizzazione della kermesse, ‘Amadeus & Co.’ non hanno la benché minima intenzione di arrendersi e rimandare il concorso, previsto dal 2 al 6 marzo. E nemmeno di farlo a porte chiuse. In effetti non è così semplice dire ‘Ciao e arrivederci, ci vediamo nel 2022’, perché i soldi sul piatto sono tanti (sponsor, pubblicità, accordi con discografici e artisti etc etc.). Per di più ormai l’imponente macchina organizzativa, come da prassi, è in moto da mesi e per mandare tutto all’aria ci vorrebbe un bel pelo sullo stomaco.

Negli ultimi giorni sono poi montate le polemiche. Ok al Festival e agli artisti, ma perché il pubblico all’Ariston? Questo il pensiero di molti, soprattutto di coloro che lavorano nell’ambito dello spettacolo e nei teatri. Sui social in queste ore è piovuto di tutto e ha pure preso piede una petizione su Change.org che nel giro di 3 giorni ha toccato le 35mila adesioni di protesta. Il ragionamento è questo: no ai figuranti al posto del pubblico (“Cosa cambia?” Si chiedono i contestatori) in nome dell’equo trattamento fra tutti i teatri. Anche se il Festival, di fatto, funzionerebbe come stanno già funzionando altre trasmissioni televisive e l’Ariston seguirebbe i meccanismi di uno studio televisivo.

Sanremo 2021 e la scelta dei figuranti, ma il percorso è pieno di ostacoli

Al Festival di Sanremo non ci potrà essere pubblico, né pagante né ad invito, visto che con l’ultimo decreto non sono consentiti spettacoli aperti al pubblico nei teatri e nei cinema”. Così il prefetto di Imperia, Alberto Intini, nei giorni scorsi. La Rai già prevedeva di dover affrontare simili scogli, così è passata dal ‘normale’ pubblico alla selezione di figuranti per riempire l’Ariston e salvare l’effetto ‘calore’.

Ma chi sta cercando la Rai? In particolar modo si cercano conviventifidanzati, sposati o semplicemente famigliari quindi anche figli e genitori – che possano sedere su due poltroncine vicine, separati da una distanza di un metro da un’altra coppia in platea (l’unico spazio del teatro che si punta a riempire). La disposizione a distanza di sicurezza delle poltroncine era già contenuta nei protocolli di questa estate per gli spettacoli dal vivo che si sono tenuti in sicurezza in alcune parti d’Italia, come ad esempio per il tour di Diodato.

Anche in questo caso, come fa sapere Il Fatto Quotidiano, il problema pubblico non sarebbe del tutto risolto visto che sarebbero presenti 380 persone sedute in una platea che ha capienza di 1.242 posti. Se la soluzione dovesse andare in porto, la palla passerà alla regia televisiva che dovrà (chissà come) cercare il più possibile stimolare l’effetto sala ‘gremita’.

Sempre la testata diretta da Peter Gomez, scrive che “per questioni organizzative e di spostamenti, saranno soprattutto i residenti della zona di Imperia e dintorni (o comunque della regione Liguria) ad avere la precedenza come figuranti”.

Come diventare figuranti a Sanremo 2021? I requisiti e cosa fare

Chi volesse candidarsi per seguire il Festival dal vivo in qualità di figurante dovrà avere i seguenti requisiti: “L’impegno è previsto dal 2 marzo 2021 al 6 marzo 2021 e sono richieste persone conviventi da predisporre in coppia – spiega la nota diramata anche ai media – . Sarà richiesta un’autodichiarazione di convivenza e inoltre sarà richiesto un tampone (rimborsato dalla Rai) nei giorni precedenti la prima convocazione”. Per partecipare si deve inviare una mail a [email protected] con nome, cognome, numero di telefono, allegando una foto “in primo piano, frontale e senza occhiali da sole”.

Chi ce la farà ad assicurarsi un posto in platea quest’anno può dirsi fortunato e pure risparmiatore. Infatti non sborserà alcun quattrino. Mica male, considerando che lo scorso anno un biglietto per una serata in galleria costava 100 euro, 180 euro in platea. Il biglietto della finale lievitava invece a 320 euro in galleria e 660 euro in platea. Il costo dell’abbonamento all’Ariston per tutte e 5 le serate 2020 era di 672 euro per la galleria e di 1.290 euro per la platea.

Non resta che attendere di vedere chi saranno i fortunati figuranti che la spunteranno. Attenzione però alla pandemia e ai suoi sviluppi: ai tempi del Covid nulla è certo perché un nuovo Dpcm che scompagina tutto in un giorno può essere dietro l’angolo. Anche per Sanremo, forse!

Al netto di tutto questo, pare che la kermesse si farà, in un modo (con pubblico risicato e ‘figurante’) o nell’altro (senza figuranti). Salvo scossoni dell’ultima ora, dovrebbe andare in porto la prima ipotesi, quella dei figuranti.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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