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Addio a Sandra Milo. L’attrice è morta. Aveva compiuto 90 anni lo scorso 11 marzo. Si è spenta nella sua casa e tra l’affetto dei suoi parenti più stretti, secondo i suoi desideri. A rendere nota la triste notizia è stata la sua famiglia. “Sandrocchia”, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa e con il quale visse una love story clandestina (del regista disse: “Era amore condiviso, ma con lui era impossibile pensare di avere l’esclusiva”). L’artista, nata a Tunisi da padre siciliano e madre toscana (trascorse poi l’infanzia a Vicopisano, borgo medievale poco distante da Pisa) è stata una delle attrici più note e popolari del cinema italiano.

Fino a qualche settimana fa la Milo, nonostante la malattia, ha continuato ad andare nei salotti televisivi. Inoltre, quasi fino all’ultimo, è stata attivissima sui social. Aveva sempre una parola buona per le donne, soprattutto per le colleghe. Lungo la sua carriera ha lavorato con i grandi regista del cinema. Giusto per citarne alcuni: Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari, Pupi Avati, Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino

Tre anni fa, nel pieno dell‘emergenza Covid si era andata a incatenare davanti a Palazzo Chigi. Una protesta a favore dei lavoratori dello spettacolo in difficoltà. L’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, vedendo la tenacia dell’attrice, alla fine aveva deciso di accoglierla e ascoltarla.

La Milo è sempre stata dalla parte del progresso e non del conservatorismo. Favorevole all’eutanasia, nel 2007, durante una intervista tv che fece parecchio discutere, affermò di aver aiutato sua madre in fin di vita a spegnersi. In particolare disse che la donna si stava consumando e così, per evitarle ulteriori sofferenze, la aiutò a morire, come da richiesta espressa della madre.

Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva – aveva spiegato -. So che c’è molta gente a favore dell’eutanasia e molta contro, ma come si fa a dire ‘no’ se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità”.

Non appena è stata resa nota la notizia della scomparsa, sui social tantissimi utenti e personaggi del mondo dello spettacolo hanno iniziato a commemorare l’artista.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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