Annuncio drammatico e riflessione dolorosa di Roberta Rei, tra i volti giornalistici più noti de Le Iene, storico programma di Italia Uno. La donna napoletana, nel giorno del suo 40esimo compleanno, attraverso un post diffuso sui suoi profili social ha raccontato per la prima volta di essere rimasta incinta, ma che purtroppo ha dovuto affrontare un aborto spontaneo. Su Instagram ha espresso tutto il suo dolore, reso ancor più lancinante dal fatto che la gravidanza aveva superato i primi tre delicati mesi. Purtroppo al quarto la creatura che portava in grembo non ce l’ha fatta. Il tragico episodio si è verificato circa tre mesi fa, ma la giornalista lo ha reso noto solamente nelle scorse ore rivelando che oggi, se la dolce attesa fosse andata bene, sarebbe al settimo mese di gravidanza.
“È stato il periodo più difficile di sempre. Improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita. E chi se lo immaginava di sentirsi così, neanche ci pensavo io alla maternità”. Ha esordito così Roberta Rei nel far sapere di aver perso il figlio. Ha preferito non rivelare chi sarebbe stato il neo papà. D’altra parte, da sempre, la giornalista è riservatissima sulle sue faccende personali. Sui social documenta solamente i propri lavori o qualche scampolo della sua vita in cui però non mostra quasi mai le persone care che le stanno vicine. Questione di privacy e riserbo. Stavolta, però, ha avvertito l’esigenza di aprirsi e di narrare la dolorosa esperienza vissuta:
““L’età avanza, ma non ci pensi? E perché?” quante domande inopportune si fanno. Ho superato i famosi tre mesi, quelli del “non dirlo, meglio aspettare”. E invece ai pezzi del mio cuore l’ho detto. Avevo registrato una serie di video della loro reazione che ho cestinato, ma tengo nella mente. A quattro mesi inoltrati poi “la natura ha scelto per te” e il dolore più grande. Viscerale, anche quello, dei più forti mai provati”.
Il bimbo non ce l’ha fatta. La giornalista è crollata. Aveva accarezzato la sensazione di essere madre. E quella sensazione l’aveva amata. L’aborto spontaneo l’ha gettata nello sconforto e nel dolore. “E poi tutto smette di avere senso, ma non sei tu a sceglierlo, è il tuo corpo che piange. Ma nessuno lo capisce”, ha proseguito nel racconto su Instagram. E ancora0: “Ho visto quello schermo, quell’immagine distesa, come dormiente, non la toglierò più dalla testa. Non avrei dovuto guardare, non avrebbero dovuto farmi guardare“.
Roberta ha quindi ricordato altri momenti drammatici vissuti, tra cui “l’attesa di ore in ospedale perché “signora ci sono tante donne che stanno partorendo, il medico poi arriverà””. E ancora: “Io ho visto i loro volti felici, ho sentito i pianti di quelle creature che venivano al mondo. Erano dei coltelli che si infilavano nello stomaco. Era necessario? Me lo sono chiesta dopo tornando lucida. No. E non deve esserlo per nessuna donna che va incontro a un aborto. Che lo abbia scelto o meno”.
La giornalista ha poi voluto dare un consiglio a tutte le donne che si trovano o che si troveranno nella sua stessa situazione. Ha lanciato un appello a sostenersi e a non immergersi nella solitudine senza cercare degli appoggi: “Se c’è una cosa che posso dire alle donne a cui succede e che custodiscono in silenzio questo dolore è che dovete abbracciarvi. E dovete chiedere aiuto. Io non ci sono riuscita subito. Se non ci riuscite da sole chiedete aiuto”.
Un appello anche alle persone care che conoscono donne che stanno vivendo il dolore per la perdita di un figlio durante la gravidanza: “A chi vi sta intorno dico abbracciatele sempre. Ci vuole tanto tempo per rimarginare questo tipo di ferite, datevelo questo tempo. Ho avuto la sfortuna di provare delusione da molti a me intorno e l’immensa fortuna di scoprire abbracci inaspettati. I più belli.”
Roberta ha concluso spiegando di avere riflettuto a lungo sul fatto di raccontare o meno pubblicamente la propria vicenda. Alla fine ha deciso di narrarla. Lo ha fatto per un motivo ben preciso: “Se lo faccio è perché voglio abbracciarvi tutte. Spero davvero che il mio abbraccio vi arrivi. Oggi sarebbero stati 7 mesi. Per me invece sono 40, con enormi consapevolezze in più e un pensiero alle cose belle che sicuro arriveranno”. “Si può essere fragili, non c’è da nasconderlo, anche questo ho imparato”, ha concluso la giornalista che ha incassato tantissimi messaggi di sostegno e solidarietà.