Skip to main content

Altra domenica in compagnia di Reazione a Catena. Il popolare quiz show di Rai Uno timonato da Marco Liorni ha dei nuovi campioni, il trio degli Affiatati, che, lungo la puntata di sabato 3 settembre, è riuscito a estromettere dai giochi i ragazzi bresciani de I Tre allo Spiedo, grazie a un’Intesa vincente impressionante (ben 18 termini azzeccati). Sbarcati nuovamente in studio nel dì festivo, hanno confezionato un’altra prova convincente, presentandosi a L’Ultima catena con un bottino di 124 mila euro. Peccato che quando hanno finito la slot approdando a L’Ultima parola si sono ritrovati con un montepremi assai magro, solamente 969 euro. Ma come? Il team ha di colpo perso il talento? Secondo una fetta di telespettatori no, semplicemente sono incappati in una ‘Catena’ infernale, lasciando per strada migliaia di euro. E come spesso accade ultimamente, tantissimi utenti si sono riversati su Twitter ed hanno protestato contro gli autori della trasmissione.

Questa la ‘Catena’ che ha provocato un gran baccano sui social:

  • Naturale
  • Grandezza
  • Ordine
  • Forze
  • Unire
  • Puntini
  • Sospensione
  • Blocco
  • Spirale
  • Tunnel
  • Gambe
  • Corte
  • Filo

I 124mila euro iniziali sono diventati 969 euro, poi dimezzatisi ulteriormente a 485 euro in quanto il trio dei campioni ha deciso di comprare il terzo elemento ne L’Ultima parola:

  • Filo
  • Minimo
  • Base

Gli Affiatati hanno indovinato la parola ‘Minimo’, portandosi a casa i 485 euro. Sulla piattaforma dei cinguettii, man mano che gli Affiatati hanno visto calare il denaro in palio, è iniziata una rumorosa protesta messa in piedi da una parte di utenti sintonizzati su Rai Uno.

“Collegamenti senza senso Sinceramente mi ha stufato Reazione a Catena!”; “Per me finisce qui! Non mi diverte più”. Così due telespettatori.  “Con 485 euro, gli autori non hanno ritenuto opportuno smentire”, ha ironizzato qualcuno con tono sibilino. “Catena impossibile comunque.. non si può ogni sera giocare per 400 euro (quando va bene)”, ha scritto un altro utente inviperito. E ancora: “Almeno la soddisfazione di averla presa! Comunque parole a caso!”. C’è chi ha usato immagini molto forti e fuori luogo: “Autori? In galera!”; “Autori malinquenti!”; “Associazioni di parole che meritano l’attenzione della polizia giudiziaria”. 

Altri hanno sostenuto che la Rai voglia risparmiare: “Lo posto per la terza volta, da quando sono usciti i Dammi il la ed i Monelli, con vincite regalate, la Rai non caccia più soldi”; “Alla Rai hanno finito i gettoni d’oro. Catena difficile e a volte assurda”; “Ma chi cavolo le scrive le catene. Ha battuto la testa… ci sono delle definizioni impossibili. Certo che la Rai sta risparmiando alla grande”; “Settimane fa erano catene da bambini dell’asilo. Adesso sono cervellotiche e molto forzate. Sarebbero gradite vie di mezzo”. E ancora: “Ora si legano sostantivi ad idiomi?”; “La spirale non è un tunnel. Cambiate gli autori”; “Tunnel mi sembra fatto apposta per togliere soldi”; “Ecco che gli autori deragliano ancora con blocco e spirale”.

Non è la prima volta che il quiz show finisce al centro di una protesta del pubblico. Una delle ultime volte a essere preso di mira è stato pure il conduttore Marco Liorni che ha commesso uno scivolone non da poco, confondendo la ‘radice’ di una parola con un ‘suffisso’, dando errata una soluzione ne L’Intesa vincente. Peccato che in tantissimi altri casi simili non fosse arrivata alcuna sanzione. I telespettatori non hanno gradito.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.