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Censurata un’intera costruzione di una frase nel gioco de L’intesa vincente a Reazione a Catena. Una scelta giusta quella operata dalla Rai visto che i campioni in carica, il trio dei Dai e Dai, hanno tentato di indovinare una parola con una frase infelice. Marco Liorni li ha ripresi, i ragazzi hanno subito capito lo sbaglio e si sono scusati. Ma cosa è successo di preciso? Quali sono state le parole che hanno portato gli autori a far scattare la tagliola e a bippare il dialogo?

Il termine da azzeccare era “borsetta”. I Dai e Dai hanno costruito la frase facendo riferimento a uno stereotipo molto abusato. Il bippato ha coperto la costruzione. Questo è ciò che è stato censurato: “Cosa”, “Piccoletta”, “Prendi”, “Alla”, “Vecchietta”. Insomma, il trio ha provato a indovinare la parola facendo riferimento allo scippo.

Il fatto non ha ottenuto il lasciapassare dalla Rai. Si ricorda che il quiz show è registrato ed è per questo che si può intervenire in post produzione con la censura. Curioso che gli autori abbiano comunque deciso, seppur bippandola, di mandare in onda la scena.

Lo stupore di Marco Liorni

Marco Liorni, dopo che il trio ha dato la risposta corretta, è subito intervenuto. “Ma che cosa state dicendo? Sono parole che non si possono usare, purtroppo perdete un punto”, ha sottolineato il conduttore alquanto sorpreso da ciò che è accaduto.

I concorrenti hanno immediatamente capito di aver fatto uno scivolone ed hanno palesato le proprie scuse, subito accolte da Liorni. Alla fine, nonostante la penalità, i Dai e Dai si sono nuovamente confermati campioni, arrivando al gioco finale.

A memoria non si ricorda un caso simile nella storia del popolare quiz show della rete ammiraglia della Tv di Stato. Non che sia capitato qualcosa di tragico, ma per la natura del gioco è raro incappare in situazioni spiacevoli.

Sono invece all’ordine del giorno le penalità ne L’intesa vincente in quanto a volte i concorrenti nominano accidentalmente dei brand, scordandosi che non si può fare. Anche in tali frangenti scatta il bip, così da evitare casi di pubblicità occulta inconsapevole. Quel che però è avvenuto nella puntata trasmessa il 15 agosto è un qualcosa di ben differente, mai verificatosi prima.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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