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Adriano De Maio, vicedirettore del Daytime della Rai, è stato intervistato nelle scorse ore da Fanpage. Al noto sito, uno dei più importanti vertici Rai ha potuto fare il punto della situazione riguardo ai recenti sconvolgimenti che hanno interessato l’azienda di Viale Mazzini, con particolare riferimento all’addio di Fazio Fazio (ma non solo, ovviamente). Già, perché oltre all’imminente chiusura di Che tempo che fa e all’abbandono del volto che per 40 anni ha lavorato in Rai c’è molto altro in ballo. Proprio di recente, l’ex amministratore Carlo Fuortes ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato, rapidamente sostituito da Roberto Sergio. Sembra insomma che l’azienda, nel pieno del periodo “meloniano”, abbia in serbo per i telespettatori tante novità. De Maio, dunque, ha avuto occasione di parlare degli ultimi stravolgimenti, riferendosi in modo specifico anche a volti noti come Mara Venier e Stefano De Martino.

Partendo prima di tutto da Fabio Fazio, quando gli è stato chiesto se il suo passaggio a Nove avrebbe potuto avere qualche ragione di tipo politico, il vicedirettore del Daytime Rai ha semplicemente glissato, limitandosi a dichiarare: “Se lui ha detto che è stata una sua scelta perché non dovremmo credere che sia così?”.  Quando poi gli è stato chiesto che senso avesse per l’azienda perdere uno dei suoi cavalli di punta, De Maio ha aggiunto:

“In oltre 30 anni in Rai ho visto tante uscite, come entrate. Santoro ad esempio è andato via, poi è tornato, lo stesso Giletti lo ha fatto, nonostante la sua domenica avesse un grande successo. Ci sono state anche cacciate vere, come quella di Enzo Biagi. Il meccanismo della tv è questo e, seppur viziato, permette un’evoluzione. Il cambiamento consente di creare degli spazi, di capire se abbiamo sbagliato qualcosa. Rimescolare le carte non è necessariamente sbagliato. Ora certamente occorrerà inserire qualcos’altro al posto del programma di Fazio, sarà l’occasione per sperimentare. I palinsesti non devono restare granitici. Sicuramente è una perdita per la Rai, ma più per il personaggio Fazio che per il programma in sé.”

Secondo De Maio, inoltre, l’uscita di scena di Fabio Fazio sarebbe avvenuta prima dell’insediamento del nuovo AD. A questo punto, l’intervistato ha poi lasciato intendere che, forse, la responsabilità finale sarebbe da attribuire proprio allo stesso Carlo Fuortes (che, probabilmente, “aveva in mente altro progetti”).

Cosa accadrà a Mara Venier e Stefano De Martino?

L’intervista è stata per Fanpage anche un’occasione per indagare riguardo al futuro del Daytime Rai e al destino di altri volti molto noti. A proposito, la giornalista Giulia Turco ha cercato di capire se la rete si potrebbe mai immaginare una Domenica In senza “Zia Mara”. A proposito De Maio è stato molto più tranchant:

“Mara è una certezza e oggi è molto difficile immaginare un’altra domenica, soprattutto su Rai 1. Servirebbe un cambio generazionale per pensare a qualcosa di diverso. Sicuramente per la prossima stagione ci sarà e continuerà ad esserci finché lei lo vorrà. Funziona talmente bene che sarebbe insensato cambiare. Anche nella concorrenza ci sono dei pilastri che sarebbe molto rischioso spostare… vale lo stesso discorso.”

E se il set di Domenica In si spostasse a Napoli? Magari per lasciare spazio nel programma all’ottimo Stefano De Martino? Questa, almeno per il momento, non sembra in ogni caso un’ipotesi credibile. Nel merito della questione De Maio ha dichiarato, sicuro:

“No, impossibile. Una volta Mara Venier ha pensato ad una domenica itinerante, ma sarebbe una produzione molto faticosa e anche in termini di budget non potremmo permettercelo. Per quanto riguarda De Martino io penso che per ora vada bene per la prima serata. Il sabato e la domenica sono sacri. Lui sta facendo la sua strada su Rai 2, fa parte di quella cerchia di personaggi alternativi che devono prima consolidarsi su quella rete per poi passare a Rai 1.”

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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