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La morte di Raffaella Carrà è stato un fulmine a ciel sereno. La regina della Tv non aveva fatto parola con nessuno della malattia che l’aveva colpita, eccezion fatta per i suoi affetti più stretti che, come da sue volontà, hanno mantenuto massimo riserbo sulle sue condizioni di salute non rivelando nulla alla stampa. Pian piano però stanno emergendo dei dettagli sugli ultimi giorni vissuti dalla ‘Raffa Nazionale’. Dagopsia ha reso noto che la conduttrice spentasi a 78 anni, prima di essere portata alla Clinica Villa del Rosario di Roma, dove è deceduta, era stata ricoverata anche al Policlinico Gemelli.

Sempre Dagospia ha inoltre confermato che la malattia che ha provocato la dipartita di Raffaella è stata un tumore ai polmoni. “Non voleva vedere nessuno – si legge sul portale diretto da Roberto D’Agostino -, tranne i familiari, gli assistenti e le persone a lei più care, come Sergio Japino. A seguirla nella terapia era stato il professor Paolo Marchetti, uno degli oncologi romani più apprezzati”.

Sulle cause della scomparsa della Carrà, nelle scorse ore ha parlato anche il professor Giovanni Mangiaracina dell’Università La Sapienza che ha dato ulteriori informazioni in merito al decesso della conduttrice. Il medico ha rilasciato un’intervista radiofonica a Radio Cusano Campus nella trasmissione ‘Genetica Oggi’. In particolare, il docente accademico ha fatto il punto sulla situazione clinica dell’artista.

Mangiaracina ha raccontato che la “mamma di Raffaella Carrà è morta a 63 anni proprio per tumore al polmone”. Quindi ha aggiunto che si tratta “soprattutto di una possibile questione genetica”. “E poi se una persona fuma il destino è quasi inevitabile – ha sottolineato -. “Purtroppo il fumo ci ha portato via Raffaella con 10 anni d’anticipo – ha concluso -. Se c’è una base genetica è ovvio che tutti i modelli di stili di vita influiscono su quella base genetica. Il polmone della donna è più piccolo rispetto a quello degli uomini. Quindi anche gli effetti negativi sono triplicati”.

Raffaella Carrà, camera ardente e funerali: la visita di Maria De Filippi, Pippo Baudo e Renzo Arbore

Oggi sarà l’ultimo giorno di camera ardente, poi domani 9 luglio, alle ore 12, si celebreranno i funerali. La camera ardente è stata aperta ieri e la prima ad arrivare per l’ultima visita è stata Maria De Filippi. Pantaloni neri, camicia bianca e mascherina rossa per la conduttrice Mediaset che si è recata nella sala della Protomoteca da un ingresso laterale. Ad accompagnarla Sergio Japino. La moglie di Costanzo la si è vista impegnata in un raccoglimento durato qualche minuto davanti al feretro. Dopodiché, prima di andarsene, ha scambiato delle parole, oltreché con Japino, con gli altri parenti di Raffaella.

Dopo Maria sono giunti Pippo Baudo e Renzo Arbore, visibilmente commossi provati. Quindi è giunto Pupo seguito da Vladimir Luxuria.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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