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Mara Venier ci riprova: anche nella puntata di Domenica In in onda il 12 dicembre, la conduttrice veneta ha provato a rilanciare il gioco del Musichiere, con protagonista Pierpaolo Pretelli. Nelle precedenti puntate l’esperimento non è andato benissimo, essendo risultato caotico e poco organizzato. Stavolta è andata un poco meglio: più ordine e meno caos in studio. Pretelli ha cantato vicino alla ‘Zia’ e alle concorrenti, che sono state le attrici del film ‘Sette donne e un mistero’, vale a dire Benedetta Porcaroli, Margherita Buy, Luisa Ranieri, Micaela Ramazzotti, Diana Del Bufalo e Sabrina Impacciatore. Le attrici hanno preso parte al game dopo un’intervista con la Venier.

Nel Musichiere è stato coinvolto anche Alvise Rigo, aitante e fascinoso rugbista veneto che è stato protagonista dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle. Al giovane è stato affidato il ruolo del notaio, scelta che ha fatto storcere il naso a qualche fan accanita di Pretelli, che ha ritenuto Rigo “inutile”, naturalmente sostenendo che il compagno di Giulia Salemi sia stato bravissimo. Peccato che non proprio tutti gli spettatori abbiano avuto la medesima sensazione. Infatti non sono mancate critiche sull’ex velino. Diversi gli utenti che hanno rilevato parecchie stonature nella sua performance.

Ma perché Pierpaolo divide tanto il pubblico? Perché c’è chi lo considera talentuosissimo e chi invece non vede alcuna particolare qualità nell’ex gieffino? La risposta è piuttosto semplice: Pretelli ha una forte fanbase sui social. E come spesso capita, le fanbase sono ‘fedeli’ e agguerritissime. La critica al proprio beniamino di turno non è contemplata e quando arriva si innescano spesso zuffe virtuali tra estimatori e detrattori.

Per quel che riguarda lo specifico ruolo di Pierpaolo nel talk domenicale di Rai Uno, è stato più che palese che ci siano state stonature. Inutile negarlo. Vero anche che Pretelli è un ‘simpaticone’, che piace a una parte del pubblico ‘rosa’, più per la sua cordialità e affabilità che per le doti dimostrate finora.

Non che non ne abbia, il punto è che a Domenica In è stato piazzato un po’ a casaccio, giusto nella speranza di raccogliere un po’ di utenti giovani. Evidente anche che il 31enne di Maratea ha ancora molto da imparare se vuole fare lo showman o il conduttore. Il tempo per apprendere, però, non manca. Ma dire che la sua presenza illumina l’intero set di Domenica In, come sostiene qualche spettatore, è alquanto azzardato.

Pretelli, a Domenica In tra detrattori ed estimatori

Tantissimi i tweet che hanno commentato la performance di Pretelli. Critiche e congratulazioni, nulla è mancato. “Solo le sagre di paese può condurre Pierpaolo”. “Veramente noi seguiamo il programma non un ‘nulla sapente fare'”. “Pretelli chiamato appositamente a cantare che non ha preparato “New York State of Mind”. Ma che ce sta a fa’?”. “Vorrei sapere il genio che ha affidato il gioco del Musichiere a Pierpaolo, stonato come una campana”. “Ma solo io sento stonato Pierpaolo?”. “Pretelli il nulla assoluto nel nulla di Domenica In”. “Ma non potrebbero mettere il playback o dargli lezioni di canto? Mi sanguinano le orecchie”. “Ogni volta che X cerca di prendere una nota, dall’altra parte del mondo si rompe una chitarra”. “Nella vita aspiro a essere il velino. Ossia stonato come una campana, senza un briciolo di talento, pagato per 5 minuti in video, trattato peggio di un bambino di una fabbrica di palloni in Vietnam e comunque osannato da dodicenni e quarantenni divorziate”.

Spazio anche ai complimenti per l’ex velino. “Pierpaolo che tiene pure i conti. Un tuttofare quest’uomo”. “Pierpaolo Pretelli in mezzo allo studio, un grandissimo SÌ e deve restare lì”. “Pierpaolo che canta, imita, balla, suggerisce e dà indicazioni”. “Ha un potere non da poco, non è indifferente a nessuno”. “Alla faccia di chi rosica vederlo a Domenica In, è un grande bel vedere”. “Vedendo Domenica In solo per Pierpaolo Pretelli, la sua bravura, il suo umorismo e il suo talento”.

C’è pure chi se l’è presa con Alvise Rigo: “Unica nota inutile: la presenza di quell’altro ragazzo. Mi dispiace ma è così”. “Scusate ma Alvise sarà sempre presente? È inutile”. “E come sempre un gioco che è stato creato per Pier, viene condotto da altri. È una cosa alquanto bizzarra”. “Questa settimana meglio, più leggero e divertente. Il giocatore di rugby un po’ inutile, ma vabbè”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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