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A volte si fanno i conti senza l’oste con la conseguenza di ritrovarsi innanzi a conti inaspettati. Il proverbio calza a pennello per la situazione in cui è incappata la macchina organizzativa del Grande Fratello Vip 7. Il reality show più spiato d’Italia, assieme ai vertici di Canale Cinque, hanno calendarizzato la data di inizio del programma per lunedì 19 settembre. Un giorno assai ostico. Motivo? Da lì a sei giorni, ossia il 25 settembre, sono previste le elezioni politiche nazionali. Chi se lo sarebbe mai aspettato che la caduta del governo Draghi (roba seria) andasse a mettere i bastoni tra le ruote ad Alfonso Signorini e al suo team (roba un po’ meno seria). Fatto sta che ora, per la trasmissione, è venuto a crearsi uno scenario intricato.

I ‘vipponi’ che parteciperanno alle dinamiche del loft di Cinecittà potrebbero non voler esercitare il loro diritto di voto. Se le cose stessero così non ci sarebbero problemi? No, perché Mediaset manderebbe un messaggio tutt’altro che esemplare. E non ci si scordi che il Biscione è della famiglia Berlusconi e Silvio, leader di Forza Italia, è il primo promotore contro l’astensionismo. Insomma, iniziare un programma Mediaset con dei volti noti praticamente quasi costretti a non andare a votare non sarebbe una bellissima pubblicità per il Cavaliere e, più in generale, per il Paese.

E se si iniziasse il programma e poi si desse la possibilità ai vip di uscire, recarsi nei comuni di residenza per votare e poi di rientrare nella Casa più spiata d’Italia? Uno scenario assai ingarbugliato e difficile da realizzare, considerando che una volta messo piede fuori dal loft di Cinecittà, per rientrarvi, i concorrenti dovrebbero rispettare un periodo di cinque giorni di quarantena. Altrimenti detto si bloccherebbe il reality a pochi giorni dal suo inizio, visto che la Casa resterebbe deserta. Dunque salterebbe sia la diretta quotidiana e almeno un paio di prime serate.

Naturalmente non è possibile far votare i ‘vipponi’ all’interno del loft. Banale dire che non c’è alcun cavillo burocratico che permetterebbe agli inquilini di esprimere le proprie preferenze politiche ‘a distanza’. E quindi che si fa? Al momento si è in un vicolo cieco, senza soluzione, se non quella di rinviare l’inizio del GF Vip 7 a dopo le elezioni.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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