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Alda D’Eusanio potrebbe a breve andare a far compagnia a Filippo Nardi, finendo nella speciale categoria ‘Concorrenti squalificati in tempi record’ dal Grande Fratello Vip. Tra l’altro sarebbe anche cosa buona e giusta dopo ciò che si è udito. Il fatto più grave riguarda la seguente battuta, inserita in un dialogo goliardico con altri inquilini: “Perché vedi qualche ne.ro?”.

Le gesta opinabili della giornalista settantenne non sono finite qui (tra l’altro la battuta suddetta ha mandato su tutte le furie Balotelli e il fratello Enock). “Dante era un pedofilo, amava Beatrice che aveva 9 anni”, un’altra chicca della D’Eusanio. In questo caso urge una rapida riflessione, la stessa che fu fatta per Fausto Leali, altro ex gieffino squalificato per via di alcune esternazioni tutt’altro che felici, ma soprattutto prive di basi storiche, su Hitler e Mussolini.

Si parta da una domanda: perché alcuni personaggi si avventurano in alcune pseudo riflessioni storico-letterarie condite da stereotipi e totalmente decontestualizzate? Nella fattispecie, perché la D’Eusanio afferma che Dante Alighieri fosse un pedofilo? Spieghiamo un attimo la situazione, anche se per molti sarà banale.

Lo scrittore fiorentino, esponente del Dolce stil novo, attraverso la figura di Beatrice, ha mitizzato e ideologizzato l’amore. Chiunque abbia studiato minimamente Dante sa bene che Beatrice è principalmente un’idea letteraria, concettuale, slegata dalla realtà (Dante aveva una famiglia e non con Beatrice. Sulla figura storica della donna gli studiosi dibattono da secoli). Insomma, chiunque si occupi di letteratura sa bene che un conto sono gli scritti del Sommo Poeta, un altro la sua esistenza quotidiana. Banale, si diceva. La D’Eusanio, però, vuol fare intendere altro. Sarebbe un po’ come dare del violento a Omero perché ha scritto l’Iliade e l’Odissea.

Lo scivolone su Dante è comunque acqua di rose rispetto a quello sulla battutaccia ce ha tanto fatto infuriare Balotelli & Co. Due casi differenti, ma con un comune denominatore: perché alcuni personaggi televisivi continuano a parlare a sproposito? Il punto, attenzione, non è che di certi temi non si possa parlare. Piuttosto è come se ne parla. Se li si liquida con delle battute da “bar”, si pecca di sciattaggine intellettuale. A maggior ragione tale discorso vale per chi intellettuale si crede.

Quindi? Alda D’Eusanio va cacciata? Si, “dovrebbe esserlo”. A dirlo è stato Tommaso Zorzi. E non a torto. Qui, non si tratta di una parolina che è sfuggita. Si tratta di ‘trascuratezza intellettuale’. Una squalifica sarebbe sacrosanta.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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