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Il FantaSanremo continua al Festival 2022: trattasi di un gioco nel gioco, che ormai è diventato virale e coinvolge milioni di italiani. Tra le parole pronunciate dagli artisti in gara in questi giorni, ecco Papalina, FantaSanremo e Zia Mara. Quest’ultima espressione è un chiaro omaggio a Mara Venier, la Signora della domenica, che naturalmente, nel sentire più volte pronunciare il suo soprannome, è andata in estasi. E infatti su Instagram, attraverso una miriade di Stories, si è sbizzarrita a ripostare dei tweet simpatici sul tema.

Ma quali sono stati gli artisti in gara tra i big che hanno per primi menzionato ‘Zia Mara’? Aka7even, talento sbocciato ad Amici di Maria De Filippi, l’ha nominata già nel corso della seconda serata della kermesse, mentre nella terza ci ha pensato il tandem Highsnob e Hu a citarla, seguiti da Dargen D’Amico.

Attenzione però, perché D’Amico ha commesso un errore: secondo il regolamento del FantaSanremo (qui tutti i dettagli di come funziona il gioco) si deve dire o esporre la scritta “Un saluto a Zia Mara” sull’Ariston, ma non mentre si canta. Insomma non si può inserire la frase all’interno del brano che si intona. Dargen, invece, ha proprio fatto questo sostituendo il passaggio della canzone in cui c’è “Zio Pino” con “Zia Mara”. Un’idea geniale che però non rientra nei binari del regolamento a voler essere pignoli. Chissà se comunque l’idea sarà premiata e si chiuderà un occhio.

Ma c’è dell’altro: a voler essere ultrà pignoli, la trovata dell’artista contravviene pure al regolamento del Festival di Sanremo che non permette di modificare il testo originale del brano portato in gara. Squalifica? Assolutamente no: peccato veniale che senza dubbio sarà perdonato da Amadeus&Co.

Tornando a Mara Venier, alcuni si stanno chiedendo sui social per quale motivo è chiamata spesso ‘Zia’. La spiegazione è molto semplice: il soprannome deriva da un suo modo di porsi. “Sono la zia di tutti gli italiani”, ha detto più volte nel corso del tempo. Negli anni ‘Zia’ è poi diventato il suo tratto distintivo. E oggi, amici, conoscenti e spettatori sono soliti chiamarla così, fatto che non dispiace alla conduttrice veneta. Anzi, ne va fiera tanto che ha pure scritto un libro titolandolo “Amori della zia”.

Il volume è uscito nel 2015, edito da Mondadori Electa, e poi ha avuto una nuova edizione economica grazie a Pickwick, nel 2019, con una nuova Introduzione dell’autrice.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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