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Ci sarebbe stata la fumata bianca tra i legali di Silvio Berlusconi e quelli di Francesca Pascale per l’accordo economico relativo alla fine della loro love story. Dagospia parla di maxi cifre riconosciute dall’ex presidente del Consiglio alla 36enne napoletana, con la quale ha avuto ufficialmente una relazione dal 2011 al 2020, dopo che è naufragato il suo matrimonio con Veronica Lario.

Il primo a svelare le presunte cifre astronomiche dell’accordo tra Berlusconi e l’ex compagna è stato il magazine Oggi che parlò di numeri da capogiro, a sei zeri. Il settimanale accennava a 20 milioni di euro dati dall’ex premier alla Pascale. Dagospia, ora, previa consultazione di fonti attendibili, assicura che la cifra a cui fece riferimento Oggi è quella corretta.

Il patto tra legali avrebbe previsto la liquidazione della somma con una operazione “one shot”. Non solo: a Francesca sarebbe stato pure riconosciuto un vitalizio annuale di 1 milione di euro. Inoltre la 36enne avrebbe ottenuto in uso gratuito Villa Maria in Brianza con l’intera servitù a sua completa disposizione.

Francesca Pascale: il legame con Paola Turci e gli attacchi a Forza Italia

Da mesi la Pascale è anche finita al centro della cronaca rosa del Bel Paese che sostiene che abbia avviato una relazione sentimentale con la cantante Paola Turci. Le dirette interessate non hanno né confermato né smentito la notizia, sottolineando di non voler in alcun modo spiegare le loro scelte private. Da qui l’appello a rispettare la loro privacy.

La Pascale, inoltre, si è spesa a favore del ddl Zan, disegno di legge che da mesi innesca scontri politici. Forza Italia, partito fondato da Silvio Berlusconi, ha mantenuto sulla misura da approvare una posizione ondivaga. Un fatto che ha scatenato l’ira di Francesca che ha criticato in modo duro e in diverse occasioni le esternazioni di alcuni esponenti del partito azzurro.

Di recente la 36enne campana ha detto che una forza liberale come FI non può stare al fianco di quelli che stanno combattendo una “guerra assurda” nei confronto del ddl Zan, definita dalla stessa Pascale una “legge di civiltà”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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