Skip to main content

Intervista intensa e a tratti dolorosa a Domenica In per il giornalista Paolo Del Debbio, sbarcato in studio per presentare il libro ‘Le 10 cose che ho imparato dalla vita’ e per parlare della storia di suo padre. Ed è proprio nel ricordare le vicende del genitore che il conduttore di ‘Dritto e Rovescio’ ha avuto un crollo emotivo, scoppiando in lacrime dopo essere stato sopraffatto dalla sofferenza. Per chi non lo sapesse, Del Debbio è figlio di un deportato che fu condotto durante la Seconda Guerra Mondiale nel campo di concentramento e smistamento nazista di Buchenwald, sito a circa 40 chilometri da Berlino.

Domenica In, Paolo Del Debbio scoppia a piangere

Il conduttore ha spiegato che suo padre fu catturato in Grecia nell’aprile del 1943. Nel campo di prigionia trascorse due anni esatti, venendo liberato dagli americani nel 1945. Arrivò poi a Lucca, sua città natale, il 15 agosto, tramite dei mezzi di fortuna e dopo essere stato rimesso in sesto dagli statunitensi.

Gli americani gli diedero da mangiare pian piano. Mio padre pesava 40 chili, rimetteva tutto quello che mangiava perché non era più abituato“, ha ricordato il giornalista. Quindi ha aggiunto che dalla Germania fino a Verona ha viaggiato prima su un camion che portava della frutta e poi su uno di bestiame: “E da Verona a Lucca la fece a piedi, 400 chilometri”. Spazio poi al momento in cui l’emozione e il dolore hanno preso il sopravvento:

“C’era tutto il paese che li aspettava. Si era sparsa la voce che Alfio e Velio stavano tornando (Velio è stato il padre di Paolo, Alfio era un un altro deportato liberato). Non avevano notizie da due anni, per un paesino come quello fu una festa assoluta. Poi arrivò mia mamma e si vide la sensibilità contadina… Andarono tutti via per lasciarli soli”.

A questo punto Del Debbio si è fermato, singhiozzante e con il volto inondato di lacrime. Toltosi gli occhiali ha poi coperto per alcuni attimi il volto, per asciugarlo. Mara Venier ha guardato il suo ospite, gli ha lasciato qualche secondo per farlo riprendere e poi ha cercato di confortarlo. “Guarda, sto come te Paolo“, ha chiosato la conduttrice poco prima che in studio partisse un lungo applauso commosso.

Una volta recuperata la tranquillità emotiva, Del Debbio ha definito i nazisti “bast…di aguzzini”, sottolineando però che suo padre, nonostante la prigionia, mai ha perso la dignità. Come ha resistito? Lavandosi tutti i giorni e radendosi, al freddo e al gelo, per mostrare ai nazisti che la dignità, nonostante tutto, la si può conservare anche nei momenti più bui e sofferenti. “Di quelle cose babbo ne parlava con grande difficoltà. Come fai a raccontare l’inferno?”, ha concluso Del Debbio.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.