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Paolo Bonolis religione tv2000Paolo Bonolis e il rapporto con la religione, l’intervista: “Non credo in Dio ma prego ogni sera”

L’istrionico conduttore di Avanti un Altro si è confidato con don Marco Pozza, nel programma ‘Io credo’, in onda prossimamente su Tv2000 (la rivista Oggi, in edicola da domani giovedì 13 febbraio 2020, ha anticipato alcuni estratti dell’intervista). Nella fattispecie, ha affrontato con l’uomo di fede il capitolo religione. Da quanto dichiarato, emerge un Paolo Bonolis ‘contradditorio’: agnostico sì, ma pure dedito alle preghiere. Dunque, un rapporto complesso per un tema complesso. Non è la prima volta che il 58enne romano si è aperto circa il suo pensiero con il culto cattolico. Poche settimane fa lo aveva fatto anche nello studio televisivo di Domenica In, chiacchierando con Mara Venier.

Bonolis e le preghiere di un non credente

Io non credo in Dio. Non ho un oggettivo ‘credo’, mi fermo al ‘so’. La sera, però, prego sempre. Ho fatto le scuole dai preti, che mi hanno insegnato il Padre nostro, l’Ave Maria, il Gloria al Padre e tutte quante queste cose qua”, esordisce Bonolis, aggiungendo: “Le preghiere mi danno l’idea di poter aprire una porta, di rivolgermi con gratitudine a qualcuno e salutare tutte quelle persone che sono passate attraverso la mia vita e adesso non ci sono più”.

Bonolis e le opere di bene: “Faccio del bene, anche se non lo dedico a Dio. Non lo conosco”

A Tv2000 Bonolis ha anche parlato della sua educazione sentimentale e degli anni della formazione, vissuti tra gli “studi dai preti”. Inoltre ha speso parole sulle opere di beneficenza di cui è protagonista. Lo ha fatto mantenendo un profilo molto basso. “Io il bene non lo dedico a Dio perché sto Dio non lo conosco. Però lo faccio. Lo fai perché ti fa stare meglio, perché è più comodo“, ha dichiarato, con la consueta dose di cinismo (nel senso più filosofico del termine) e autoironia che lo contraddistingue.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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