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Attore di successo e, ora (dopo aver trionfato a L’Isola dei Famosi 2022), anche popolare personaggio televisivo: Nicolas Vaporidis è un personaggio a tutto tondo, per nulla scontato. Una persona comune, dopo aver trascorso cento giorni di stenti su un’isola deserta e aver incassato un ottimo cachet, cosa farebbe? Relax, vacanze e poi domani chissà, magari si va in cerca della prossima occasione televisiva. Lui no: si è fermato a Roma tre giorni e poi è tornato nella sua amata Londra, a fare l’oste. Dopotutto un ristorante non va avanti per inerzia. Se ci si mette anima, cuore e competenza si hanno soddisfazioni, altrimenti si arriva al punto di doversi leccare le ferite.

Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Vaporidis ha raccontato come, dopo l’avventura in Honduras, si sia rimesso rapidamente dietro al bancone della sua Taverna Trastevere, ristorante che sorge nell’area di Clapham Junction, nel sud di Londra. Qui ha ricreato un’atmosfera capitolina nel cuore dell’Inghilterra. E quando si tratta di cibo italiano, con la clientela, non transige. Il consiglio lo ha sempre a portata di mano. A volte capita chi ha gusti non proprio ‘italiani’ e non proprio azzeccati. Ed è in questi frangenti che l’attore prova a ‘educare’: “Oddio no, il cappuccino durante i pasti mai e poi mai! Peggio mi sento quando mi chiedono il parmigiano un secondo dopo che gli ho servito spaghetti con le vongole…”.

Ma quando è nato il progetto Taverna Trastevere? Poco più di tre anni fa. Perché Londra e non Roma?

“Venni qui la prima volta a 18 anni, dopo il diploma, per fare esperienza, migliorare la lingua, capire cosa fare della mia vita. Come tutti i miei coetanei di allora, il primo passo fu entrare in un ristorante chiedendo se ci fosse lavoro per me. Mi accolse il gestore, un italiano di Roma, come me, Alessandro Grappelli. Come prima cosa mi mise a tagliare il pane. La sera stessa, a fine turno, mi disse: “Tu mi piaci. Perché non rimani che abbiamo bisogno di gente come te?”. Il giorno dopo chiamai mia madre e le dissi che avrei spostato il viaggio di ritorno. Non di qualche settimana, ma di mesi. Alla fine sono passati 22 anni e anche se continuo a fare avanti e indietro con l’Italia per gestire la carriera da attore, Londra rimane il mio quartier generale, anche ora che devo andare in Brasile per girare un nuovo film e successivamente rientrare in Europa durante le pause della produzione. Qui ho ottenuto il mio primo lavoro, ricevuto il mio primo stipendio, aperto il primo conto corrente bancario e Grappelli, da mio primo datore di lavoro, è diventato un amico fraterno e ora socio in affari. È stato lui a coinvolgermi in questa ultima avventura culinaria“.

E pensare che Taverna Trastevere ha aperto i battenti non proprio in un periodo fortunato. Vaporidis e Grappelli hanno dovuto fare prima i conti con la Brexit e poi con la pandemia e le relative restrizioni. Una combo che ha messo in ginocchio molti imprenditori in tutto il mondo. Loro hanno saputo lavorare bene e superare la crisi, tanto che sono riusciti ad aprire due negozi alimentari, stile pizzicagnolo di quartiere, per usare un’espressione popolare capitolina: Pizzicheria Grappelli e Grappelli Cobham.

Ma è al ristorante di Clapham Junction che il vincitore de L’Isola dei Famosi passa più tempo. No, non se ne sta con le mani in mano. Si fa il mazzo: gira tra i tavoli, prende le comande, risponde al cellulare per organizzare le prenotazioni e consiglia il vino da abbinare alle portate.

“È la mia isola Tiberina nella cosmopolita Londra – ha raccontato sempre a La Repubblica -. Un angolo della mia Trastevere, dove sono cresciuto, che ho voluto riportare qui nella sua forma più originale e autentica. Guai a modificarlo di una sola virgola, è essenziale che per qualche ora i clienti credano di essere a poca distanza dal Cupolone”.

Praticamente è un oste a tutti gli effetti che lavora duro. Eppure in pochissimi sapevano di questa sua attività fino a poche settimane fa. Perché tanto anonimato? “È stata una scelta precisa perché voglio che la gente si appassioni alla taverna perché si mangia il vero piatto romanesco e non perché c’è un volto conosciuto a servire ai tavoli. Non ho mai sfruttato la mia popolarità per promuovere il ristorante”.

 

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Nessuno mai lo ha riconosciuto? Sì. A tal proposito ha snocciolato un paio di aneddoti assai curiosi:

“Capita spesso che alcuni clienti mi fissino e dopo un po’ mi dicano “ma lo sai che sei spiccicato a un attore?”. E per farmi capire di chi si tratta vanno su Google a cercare le foto che mi mostrano, “siete due gocce d’acqua”. Rispondo con un sorriso, che sono onorato di tanta somiglianza e lascio che il dubbio rimanga in sospeso, magari poi un giorno saranno sorpresi, e spero felici, nello scoprire che è stato un attore ad avergli servito i tortelloni con la coda alla vaccinara o il tiramisù. Perché per me con i clienti è sempre così”.

Per Vaporidis Taverna Trastevere è un porto sicuro, non è soltanto un lavoro: “Considero la ristorazione la mia àncora: di più, una forma di intrattenimento dove ogni giorno si va in scena insieme al manager, allo chef, ai camerieri, ai barman, come se fossimo il cast di un film. Dalle 12 e fino a sera tarda, sette giorni su sette, offriamo uno spettacolo culinario. “È proprio come recitare un ruolo: l’impegno è il medesimo, il valore artistico anche, con in più il fatto che se hai fatto un servizio impeccabile, si sono sfiziati e sono stati bene, ti lasciano pure la mancia. Meglio di così…”, ha concluso la star di Notte prima degli esami.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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