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Myrta Merlino ha aperto la nuova stagione di Pomeriggio 5 con toni melodrammatici. Tanta enfasi e pure le lacrime che le hanno inumidito gli occhi. “Che emozione, le prime sono sempre una grande emozione. Tutto nuovo per me, prima volta a Canale 5”, ha scandito la giornalista. E ancora: “Dal Covid non ho più avuto il pubblico, che emozione”. Poi spazio a una promessa, piuttosto retorica al pubblico: “Vi faccio una promessa, della mia vita passata professionale porterò il mio amore e il mio rispetto e sarò sempre dalla vostra parte”.

Spazio poi ai ringraziamenti per colei che per anni ha guidato la trasmissione: “Voglio ringraziare Barbara d’Urso che per 15 anni ha condotto questo programma. Ciao Barbara, grazie“. Sui social sono subito piovuti ironie, sarcasmi e critiche. “Ridateci Barbara”, “Quanto è cringe questa apertura”, “Torna Barbara”, etc etc. C’è anche chi ha velenosamente sostenuto che la nuova conduttrice abbia letto per tutto il tempo dal gobbo e che quindi di spontaneo ci fosse ben poco (un’immagine trapelata sui social, pare confermare, che il discorso sia stato letto pedissequamente).

Quel che è certo è che la Merlino ha provato ad aprire la sua nuova avventura calcando molto sul tema emozionale, cercando di inserirsi, da questo punto di vista, nel solco ‘d’ursiano’. Forse non una mossa azzeccatissima. O forse sì, chissà. Come al solito saranno gli ascolti a dire se il programma funzionerà oppure no.

Mediaset ha apparecchiato tutto perfettamente, ora tocca a Myrta Merlino fare la differenza

Mediaset ha fatto di tutto per far sì che Myrta Merlino possa decollare. Ha anticipato la messa in onda del talk rispetto a La vita in diretta di Alberto Matano (troppo pericoloso scontrarsi subito inizialmente con quella corazzata) e ha messo in palinsesto Pomeriggio Cinque subito dopo Terra Amara, sfruttando il traino degli ottimi ascolti della soap opera (Barbara d’Urso negli ultimi anni ha avuto un traino assai più debole).

Inoltre l’ex volto di La7, come lei stessa ha sottolineato, potrà sfruttare anche la presenza del pubblico. Tutto questo basterà? Mediaset lo spera vivamente, sull’operazione “defenestramento d’Urso” ha puntato molto. Forse troppo!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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