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Michele Morrone rincara la dose dopo quanto dichiarato a Belve nel corso dell’intervista con Francesca Fagnani. Martedì sera è stato trasmesso su Rai Due il faccia a faccia integrale. L’attore di Bitonto, divenuto popolare a livello internazionale per la recitazione nel film “365 giorni”, ha lanciato bordate sui colleghi italiani, parlando di “circoletto”. Ha inoltre aggiunto che “non gliene frega niente” di vincere i David di Donatello, il riconoscimento cinematografico più ambito a livello nazionale. E ancora, ha sostenuto che c’è più umiltà ad Hollywood rispetto all’ambiente della settima arte italiano. Dichiarazioni che hanno fatto rumore e hanno fatto discutere. Morrone, il giorno dopo l’intervista, attraverso un post social, ha rivendicato quanto espresso usando toni durissimi e facendo volare qualche parolaccia.

Lo sfogo durissimo di Michele Morrone dopo l’intervista a Belve

Per quel che riguarda Francesca Fagnani, temutissima per le sue domande taglienti, Morrone ha avuto parole di stima. La “ringrazio di cuore”, ha scritto per poi passare a tuonare nuovamente sugli attori del “circoletto italiano”. In particolare, ha affermato che da tempo reputa che l’ambiente del cinema nostrano “se la canta e se la suona da solo” e che sia “pieno zeppo di pregiudizi” nei confronti dei “diversi”, vale a dire di coloro che “non hanno studiato alla Silvio D’Amico o al Centro Sperimentale”. Trattasi di due accademie quotate per quanto riguarda la recitazione.

Il discorso di Morrone ha poi assunto sfumature politiche: “Se non la pensi con il cuore a sinistra, sei solo fascista. Se non usi scarpe Clark e non dai l’idea di essere trasandato, non sei un vero attore”. Quindi l’affondo coloritissimo: “Avete rotto il ca**o”. L’attore di Bitonto è stato un fiume in piena, sostenendo che diversi suoi colleghi italiani fanno i “finti inclusivi democratici, sinistroidi che dopo aver preso un c***o di David si sentono dei scesi in terra”.

Secondo il Morrone pensiero, c’è chi nel cinema italiano fa la morale di sinistra non perché realmente affezionato al Paese, “ma semplicemente perché fa fi*o fare l’attore impegnato nel sociale e nella politica”. E ancora, ha accusato i colleghi di essere “tristi e finti poeti maledetti” che però, a differenza dei Rimbaud e dei Baudelaire che erano poveri, vivono in “lussuosi appartamenti e villini al mare”.

Michele Morrone attacca Luca Marinelli: “Patetici”

Morrone ha poi ripreso una polemica recente, attaccando Luca Marinelli che, dopo aver interpretato Benito Mussolini nella serie tv ‘M – Il figlio del secolo’, aveva dichiarato che calarsi nei panni del duce era stato devastante: “Gente che “si sente male e ha sofferto” per avere interpretato il ruolo del Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 milioni di euro”. “Patetici”, ha chiosato Morrone che infine ha concluso invitando i suoi colleghi a lasciare il cinema, laddove vogliano impegnarsi nel sociale, e a candidarsi in politica così da poter cambiare le cose dalla prima linea. “Ci siamo rotti bellamente il c***o”, le ultime parole del suo sfogo. Amen!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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