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Enrico Mentana ha commentato la gaffe che lo ha visto protagonista di numerose critiche e interventi ilari fuori e dentro il web. Il giornalista ha provato a spiegare al programma nell’ospitata del programma di Diego Bianchi che cos’è accaduto realmente. Il conduttore ha affermato che la presenza di Mentana era già programmata da tempo. In realtà a molti è sembrata una vera e propria intervista riparatrice: dare l’opportunità al giornalista di raccontare ciò che è realmente accaduto.

Ma cosa è successo? Ricapitolando, il 6 gennaio scorso La7 ha mandato in onda un’edizione straordinaria del Tg in cui ha raccontato i fatti che si sono verificati negli Stati Uniti, per la precisione l’assalto a Capitol Hill. Sono stati fatti vedere anche dei filmati come prova di ciò di cui si stava trattando. Il direttore e Gerardo Greco per tutta la durata del video hanno commentato le immagini senza tuttavia rendersi conto che alcune scene non erano per nulla attinenti alla realtà. Molti filmati, infatti, erano presi dal film commedia, in stile falso documentario, Project X – Una festa che spacca. Ovviamente l’episodio non è passato inosservato agli occhi attenti dei telespettatori. È stato rimbalzato sul web e ha scatenato numerose polemiche. Enrico Mentana è dunque finito al centro della bufera e con lui tutto lo staff responsabile dei contenuti del Tg di La7.

All’ospitata di Propaganda Live Enrico Mentana ha spiegato quali sono state le dinamiche. In primo luogo ha chiarito che è stato lui stesso a chiedere ai suoi collaboratori di prendere le cose dai social network perché si era accorto che arrivavano diversi video tra cui quello della sparatoria. E dopo aver esordito con una battuta scherzosa riferendosi all’uomo con il lanciafiamme: “Pensavo fosse Napoli”, il giornalista ha ammesso l’errore che però, a detta sua, è stato solo un inciampo non voluto.

Queste sono state le sue parole:

 “Chi ha visto la trasmissione sa che avevo detto in onda di prendere le cose dai social perché arrivavano dei video tra cui quello della sparatoria. L’ho chiesto ai colleghi in regia che selezionavano i video, è evidente che è stata fatta una topica”

Enrico Mentana ha tentato di giustificarsi ulteriormente sostenendo che non è la prima volta che in tv si fanno errori del genere. E in questo frangente ha fatto riferimento all’esempio sull’abbattimento della statua di Cristoforo Colombo. Poi si è lamentato affermando che nonostante le diverse ore di programma in cui l’attenzione è altissima, si fa un solo errore e viene notato subito ed esclusivamente quello. Queste sono le dinamiche dell’era dei social.

“Avevamo visto fino a quel momento immagini che queste a confronto non erano più clamorose. Non sono state le uniche immagini sbagliate, non se ne sono accorti ma ne sono spuntate fuori altre. C’era ad esempio l’abbattimento di una statua di Colombo. Durante la diretta avremo mostrato quattrocento video, questo è il bello dell’era dei social: fai sette ore di programma sull’immortalità dell’anima e su Gesù, poi se uno starnutisce viene ripreso solo lo starnuto. Ma tutto questo è meritato.”

E in conclusione Enrico Mentana ha citato un altro esempio di repertorio. Ha ricordato come diverso tempo fa si doveva fare un servizio sull’anniversario della strage nazista di Caiazzo ma non c’erano immagini utili a disposizione. Per questo motivo erano state usate delle clip del film Sturmtruppen.

“Tanti anni fa, era l’anniversario della strage nazista di Caiazzo e bisognava fare un servizio. Non c’erano immagini di repertorio adeguato e il giornalista che era un po’ inesperto mise le immagini del film Sturmtruppen.”

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