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Outing a Che Sarà, il programma di Rai Tre condotto da Serena Bortone. Protagonisti Mahmood e Marco Mengoni, loro malgrado, visto che i due cantanti da sempre proteggono la loro vita privata in modo quasi ossessivo. Ebbene, che è successo? Quel diavolaccio di Roberto D’Agostino, fondatore di Dagospia, e il giornalista Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano Online che conosce bene Mahmood e la sua famiglia, hanno dichiarato apertamente che i due artisti sono gay.

Nel talk si è dedicato ampio spazio al Festival di Sanremo, tema che è stato collegato alla questione dei diritti civili. Come è noto i due artisti si sono sempre battuti pubblicamente per allargare le maglie sulle vicende sociali. Con un filmato riassuntivo, Che sarà ha raggruppato alcune dichiarazioni emblematiche dei big che hanno calcato il palco dell’Ariston. “Viva le differenze, viva la libertà di pensiero sempre e comunque”, l’intervento di Mahmood riproposto su Rai tre. “Tutti i baci hanno gli stessi diritti”, quello di Mengoni. La parola è poi passata allo studio; D’Agostino e Gomez hanno fatto outing ai due musicisti.

L’anno scorso ci fu lo scandalo di Rosa Chemical che baciò Fedez. Quest’anno Mengoni, che è gay dichiarato, con il giochino dell’ammazzamosche di plastica, ha baciato solo donne. Non ha baciato Amadeus”. Così D’Agostino. Gomez invece ha parlato di Mahmood: “Alessandro lo conosco da tantissimi anni e conosco sua mamma. Ho visto il suo primo concerto prima che partecipasse a Sanremo. Rispetto alla questione della gonna… Anche Alessandro è gay dichiarato ecc”.

Il direttore de Il Fatto Quotidiano Online ha poi raccontato un aneddoto privato dell’artista, confidatogli dalla madre dello stesso cantante di Tuta Gold:

“Però c’è una cosa che mi raccontava sua mamma. Ad un certo punto, quando Alessandro era piccolo, torna a casa da scuola e gli parla di un altro bambino. E la mamma non riesce a capire. Poi, ad un certo punto, capisce che il bambino, con le strisce gialle e nere, era cinese. Questo cosa vuol dire? Che negli occhi dei ragazzi di questa generazione, tutte queste cose, anche la gonna, sono normali. Mahmood non è maghrebino, ha un padre maghrebino ma lui apparteneva alla gang dei sardi. Infatti è cresciuto sempre con la mamma. Ha 120 cugini a Gratosoglio. A Salvini ho risposto, quando se la prendeva con lui: “‘Non hai capito… Lui è più italiano di te, è sardo, parla il dialetto sardo; è l’Italia di oggi’”.

Le parole di D’Agostino e Gomez sono arrivate come un fulmine a ciel sereno perché, fino ad oggi, mai nessuno del mondo dello spettacolo e del giornalismo si era permesso di dire apertamente che Mahmood e Mengoni “sono gay”, a patto che lo siano veramente. Certo secondo molti è il segreto di pulcinella, ma il punto è che i diretti interessati mai hanno parlato apertamente del loro orientamento, limitandosi in svariate occasioni a sottolineare di essere per l’amore “fluido”.

Insomma, fino alle scorse ore c’era molto chiacchiericcio tra i fan, che hanno anche ipotizzato una relazione segreta tra i due cantanti. Ma si è trattato appunto di congetture di gente comune. Ora D’Agostino, che guida Dagospia e ne sa una più del diavolo, e addirittura Peter Gomez, firma tra le più quotate del panorama giornalistico italiano e che conosce benissimo Mahmood, hanno sganciato due “bombe”. Si attende la reazione dei diretti interessati su quanto detto sul loro conto.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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